1. Sensi roventi


    Data: 18/12/2019, Categorie: Incesti Autore: Tibet

    ... violenza, gode dei colpi poderosi, degli insulti, gode nel sentirsi oggetto, vittima… L’uomo le ricorda la madre, le dice che era puttana quanto lei, sempre pronta a darsi ad ogni uomo che incontrava. Una puttana che si sarebbe fatta montare anche dai cani e cavalli della fattoria dalla voglia di godere che aveva! Una vera troia! E lei… mentre chinata in avanti subisce i colpi del padre, ricorda, ricorda mentre gode a ripetizione. Ricorda… pochi anni prima… Lei bambina e i loro continui litigi, gli amplessi selvaggi in ogni parte della casa anche con lei presente, le loro urla di libidine. E la violenza con la quale il padre picchiava la madre. I segni di questa violenza che la madre portava, i lividi e le contusioni. Poi un giorno… lei appena ragazzina, la fuga della madre. E la violenza irragionevole del padre, ora rivolta contro lei. Come una vendetta. Le percosse e lo stupro. Il suo pianto senza fine. Il suo dolore fisico e mentale. E ancora… da allora, la continua violenza. Essere presa più volte durante il giorno. E lei che a poco a poco inizia a goderne. Il suo cambiamento. La nascita di una sessualità distorta. Un bisogno di godere senza fine. Godere di essere vittima. E gode nei feroci amplessi, gode delle sue penetrazioni selvagge. Gode assolutamente. Gode quando lui la prende nel suo culo. Gode della continua comparazione con la madre fuggita. Gode di pagare per lei. Il padre che le impedisce di andare a scuola, che le vieta ogni contatto con l’esterno. Lui… ...
    ... bestiale. Che dice continuamente che vuole ingravidarla. Che vuole un figlio da lei. Ma che nel proseguo di tempo, per fortuna, lei incinta non resta. Anche ora… l’uomo si libera con un grido bestiale e la riempie, poi la getta da parte come un oggetto che ha finito di usare. Lei nonostante tutto ha goduto e molte volte. Un piacere che intorbidisce i sensi e annebbia la mente. La cena assieme e la sosta serale sulla veranda. La luce del tramonto che si affievolisce e poco dopo la comparsa nel cielo dell’astro di Venere. Sono in silenzio. I due uomini fumano e bevono. Lei rigoverna in cucina e prepara per il giorno dopo. Ha avuto modo di ridire a Peter di aspettarla durante la notte, appena lui si addormenterà farà in modo di raggiungerlo. Il padre continua a bere, si ubriaca come tutte le sere e pensa sempre con odio alla moglie fuggita. Odia il mondo e odia se stesso. Quando si ritira per la notte chiama la ragazza e la porta in camera con se. La denuda e coricandosi la tira sopra sé. E’ eccitato e il suo cazzo si innalza dritto dal ventre peloso. Le prende la testa e la costringe a prenderlo in bocca. Le dice quanto la madre era brava a succhiarlo. Lei… nell'intento di stancarlo, di sfinirlo, cerca di farlo godere il prima possibile e si mette d’impegno. Lo lecca, lo inghiotte tutto, gli tiene forte i coglioni con una mano e lo tocca dietro… fra le natiche pelose. Gli raggiunge il buco e lo penetra con un dito mentre l’uomo si inarca, fino a quando le ordina… -Dai… puttana ...