1. Diario di un corpo 4 - cambio di programma


    Data: 19/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: porcellino90

    ... mattina dalle 8 sono solo?
    
    S: Fino a che ora?
    
    L: Diciamo fino alle 14 per esser tranquilli
    
    S: Diciamo che alle 9 sono da te?
    
    L: Io ci sto..
    
    S: Ti chiamo domani mattina per svegliarti, così mi mandi posizione e conferma per gli orari
    
    L: Ok
    
    S. è anche piuttosto preciso, se dice che ci sarà, ci sarà. Se dice che ci sarà alle 10, alle 9,30 è già lì ad aspettarti. Ma è così solo con me, con gli altri scopa e basta, dice che non è soddisfatto, tutti a fare i santarellini, tutti a dire questo si, questo no, fa piano, vai a destra, vai a sinistra. S. vuole essere libero di fotterti come piace a lui, non perché sia egoista. E’ generoso nel sesso, anche se fa quello che vuole, lo fa perché è sicuro che così vi darà piacere. Tutti dovremmo avere un S. con cui scopare. Se trovate uno come S. non lasciatevelo scappare.
    
    Sono a letto, crollo e penso che domani ci sarà da divertirsi.
    
    Sono le 8 quando squilla il telefono, è S., tutto confermato, gli mando l’indirizzo.
    
    Mi alzo, do una sistemata in giro, preparo il letto, apro le finestre. Dobbiamo scopare, ma bisogna essere dei bravi ospiti, è un po' come se fosse il primo incontro.
    
    Vado in doccia, devo riprendermi velocemente e prepararmi al meglio, S. ci va giù pesante, devo essere pulito, anche dentro. E’ volata mezz’ora quando sento il citofono suonare, infilo gli slip e vado ad aprire. E’ lui. Finisco di asciugare i capelli, infilo una tuta e sono pronto.
    
    Eccolo è arrivato.
    
    L: Vuoi un caffè? Un ...
    ... po' d’acqua?
    
    S: Voglio scopare come se non ci fosse un domani, guarda quanto me lo fai diventare duro.
    
    L: Che gran cazzo che hai.
    
    S: Lo so, ma so anche che siamo buoni amici, quindi prendiamo questo caffè, facciamo due chiacchiere e poi..
    
    L: Va bene.
    
    Mentre preparo il caffè, vi risparmio i convenevoli e la lezione su come preparare un buon caffè, fra una domanda e l’altra S. si avvicina, mi è dietro.
    
    Sento il suo cazzo duro premermi sul culo, lo sento alitare, sento il fresco della menta solleticarmi le narici, mi lecca un orecchio. Tira giù la tuta e gli slip, si inginocchia dietro di me. Mi morde una chiappa.
    
    S: Quanto mi arrabbi L.
    
    L: Dimostramelo, siamo soli, puoi fare quello che vuoi.
    
    E’ una provocazione a cui non sà trattenersi. Mi allarga il culo, mentre sono lì in piedi che chiudo bene la moka, inizia a leccarmi il contorno del buco. Ci va piano, sa come aumentare la voglia, come portare all’estremo il desiderio. Mi stuzzica, vorrei mettergli le mani dietro la testa e spingerlo ma lui me le blocca, le tiene bloccate lungo i miei fianchi. Sale leccandomi la schiena e mi spinge leggermente in avanti, il buco è un po' più esposto, inizia a leccarlo come prima, poi si sposta sempre più verso il centro del piacere, lo sfiora e torna ai lati, gira con la lingua attorno e poi torna ad affondarla lì al centro, spinge, spinge sempre di più. C’è chi è a bravo a far pompini, chi è bravo a leccare il culo, non è cosa facile. Ma S. è un mago.
    
    Mi sento ...
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