La vita in un piccolo paese - 13
Data: 22/12/2019,
Categorie:
Lesbo
Autore: gioviaf
Simona era nel magazzino quando entrò Olimpia, si volse verso la fanciulla sorridendo amabilmente “Tu sei venuta per la tua guaina. Sfortunatamente devo chiederti di provarla ancora una volta perché temo che ci siano dei ritocchi da fare. Tu sei minuta e sono un po’ confusa, noi lavoriamo spesso per le persone con taglie più forti ma devo dire che hai ragione a portare una buona guaina. Più tardi mi ringrazierai”.
Yvonne si unì alla conversazione e Simona ammirò le due donne che non tradivano nulla dell’intimità che le aveva unite nella prova precedente; tuttavia era ben decisa a procedere lei stessa alla prova. Il giorno prima aveva parlato con Guido il quale le aveva fatto delle confidenza parlandole dei suoi incontri con Olimpia e della loro passeggiata, della sosta fatta nel piccolo bosco. Simona non si era opposta al flirt di suo figlio. E se fosse seguito il matrimonio? E perché no? Olimpia sembrava il tipo che occorreva: una graziosa ragazza che prometteva di diventare una bella donna, e poi c’era l’affinità di gusti fra loro due.
Aiutò Olimpia a spogliarsi dopo aver chiesto alla commessa di fare in modo che nessuno potesse disturbare. Yvonne aveva abbozzato un sorriso significativo e aveva accennato a un bacio verso la ragazza. Quando Olimpia fu nuda davanti a lei Simona si complimentò “Dicevo che sei minuta ma il tuo corpo promette bene. Tu non resterai così, i tuoi piccoli seni si gonfieranno, le tue cosce diventeranno più carnose, ma io ti trovo bella anche ...
... come sei adesso”. “Sono ben lungi dalla vostra bellezza perché voi siete una bella donna. Mi piace guardarvi, il vostro petto che si muove ad ogni passo che fate mi ispira certe cose”.
“Io ti amo già molto, Guido mi ha parlato di te con tanto calore che mi piacerebbe averti come nuova. Ho l’impressione che noi avremmo altri rapporti oltre quelli di suocera e nuova e che spesso potremmo amarci”.
“Lo credo anch’io. Voi baciate teneramente e sentire il vostro corpo contro il mio, le nostre pelli calde e le mani sulle nostre nudità”, “Tu dici quello che io non oso dire, Olimpia, i tuoi occhi brillano come tizzoni ardenti, comprendo che sia avvenuto qualcosa fra te e mio figlio infatti non resisto a quello che vedo e che indovino in te. A maggior ragione un uomo non ha potuto resistere davanti a tanta grazia perversa, mia piccola colomba”.
Simona baciò Olimpia, l’attrasse a sé e le palpeggiò le mammelle nude. Con le dita strizzò dolcemente i capezzoli e poi si chinò, li baciò uno alla volta e Olimpia gemette tendendo il busto verso la carezza. “Così è bello”. “E’ tutto bello nel corpo. Ricevere un uomo in sé, darsi e ricevere delle carezza tra amiche. Se tu e Guido voleste sposarvi sarebbe meraviglioso, io terrei il mio amante e tu il tuo”.
Olimpia commentò “Noi ci comprendiamo bene. Mi piace questa intesa fra noi, questa specie di complicità, mi sento inebriata di essere tutta nuda nelle vostre braccia”. Simona fece sedere la ragazza sul divano “Siediti in modo ch’io ...