LA STORIA DI CARLO E DEBORA
Data: 23/12/2019,
Categorie:
Cuckold
Autore: Franco963
Tutto è cominciato in ufficio da me grazie alla mia sbadataggine, faccio lavoro di ufficio per una multinazionale e una mattina di giugno, durante una piccola pausa, bevendo un bicchiere di the freddo, a causa di un movimento brusco il bicchiere mi scivolò dalle mani e il the mi cadde sulle gambe, indossavo un vestitino azzurro fresco e carino, alto sopra il ginocchio ma da seduta mi metteva le gambe quasi completamente a nudo. Con un movimento molto veloce riuscii ad alzarmi il vestito senza farlo sporcare con il the, lo alzai quasi tutto, fino agli slip, anche questi azzurri, molto piccoli e quasi trasparenti, e in quel momento aprì la porta Massimo, il mio collega di stanza, da poco trasferitosi qui, alto moro, sempre con la barbetta incolta, un bel ragazzo molto garbato nei modi e mai una parola fuori posto, un po� più piccolo di me, io all�epoca avevo 35 anni e lui 33, fidanzato da tanti anni e quasi prossimo alle nozze.Alla mia vista venne colto un po� da imbarazzo e un pò da compiacimento nel vedermi in quelle condizioni, le mie gambe scoperte fino agli slip che appariva da sotto il vestito, da aggiungere che era estate e i primi fine settimana al mare avevano già dato i loro frutti, in quanto erano belle che abbronzate, la mia pelle con l�abbronzatura assume un carattere e un colore molto particolare. Gli dico di non preoccuparsi che non ero per nulla imbarazzata e gli spiegai cosa fosse accaduto, a quel punto abbassai un pò il vestito, lui gentilmente mi passò ...
... dei fazzolettini di carta per potermi pulire le gambe e tutto finì li, ma ecco che appena seduto sulla scrivania mi lanciò uno sguardo accompagnato da un sorriso di compiacimento dicendomi: �Beh, comunque complimenti alla mamma� e qui i nostri sguardi e i nostri sorrisi si incrociarono.Tornando a casa in macchina continuai a pensare a quanto accaduto e di come mi aveva fatto piacere sia lo sguardo di Massimo su di me sia quel complimento fatto un po� per caso, ma soprattutto pensai al nostro incrociare di sguardi accompagnati da uno scambio di sorrisi che volevano dire tutto o niente, e che in ogni caso avrei raccontato tutto per filo e per segno a Carlo mio marito. Siamo sposati da 6 anni e non ci siamo mai nascosti nulla e soprattutto per questo il nostro rapporto è sempre andato a mille, quindi era giusto che gli raccontassi tutto, arrivai a casa e seduti a pranzo gli dissi cosa era accaduto, lui ascolto in silenzio e con molta tranquillità mi rispose: �visto che è stato così gentile e cortese perché non lo inviti qui un pomeriggio per un the?� Sorridendo al fatto che il the fosse il filo conduttore di tutto l�accaduto mi convinse ad invitarlo, lo feci la mattina dopo e lui accettò ben volentieri.Tornata a casa informai Carlo dell�invito e che Massimo aveva accettato e che sarebbe venuto nel pomeriggio a trovarci, a questo punto lui si alzò e prese una busta facendomi vedere cosa aveva comprato, era una di quelle telecamere collegate a un pc che si piazzano in ...