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Sono il bull di mia mamma 1
Data: 26/12/2019, Categorie: Incesti Autore: PirataCuoreGranata
Sono il bull di mia mamma 1 Mi chiamo Roberto, adesso ho 37 anni, al tempo che è cominciata questa storia, ne avevo 27. La mia famiglia è composta da mio padre Giorgio, ora 75enne, da mia madre Laura che a giorni compirà 57 anni. La storia ha inizio, una sera di metà giugno, mio padre sente un forte dolore al petto, mamma prontamente chiama il 118, il medico appena giunge diagnostica un infarto, quindi fa trasportare subito mio padre all’ospedale più vicino che dista 30 chilometri. Mamma prepara un trolley, con le cose di mio padre, appena pronto parto con la mia auto, raggiungendo l’ospedale, qui il medico di guardia, dopo una visita e diversi accertamenti, lo fa ricovera in terapia intensiva. Torno a casa la mattina successiva, trovo mia madre ancora a letto, mi chiede com’è la questione: “Cosa dicono i medici?” “Preferiscono tenerlo in osservazione per qualche giorno” rispondo, tralasciando, che la questione è seria, anche se non è in pericolo di vita. “Vuoi che ti prepari la colazione?” chiede. “No grazie! Preferisco coricarmi un’oretta per riposarmi, poi vado al lavoro” Faccio per uscire dalla sua camera matrimoniale, sento lei che mi dice: “Sdraiati qui accanto a me, così mi fai compagnia” Torno indietro, mi sdraio accanto a lei al posto di papà, vestito come quando ero arrivato. Dopo alcuni minuti mi addormento, è mia mamma a svegliarmi a mezzogiorno dicendomi: “E’ tutto pronto per il pranzo” Mi alzo, mi faccio una bella doccia, poi vado a tavola. Nel pomeriggio mi ...
... reco in azienda, che si trova ad una distanza di 20 km, per prendermi un periodo di aspettativa, faccio l’agente di commercio, do disposizioni ad un ragazzo assunto da poco, che dovrà seguire la mia clientela per tutto il periodo della mia assenza. Torno a casa verso sera, in tempo per accompagnare mia mamma in ospedale, visto che non ha la patente. Una ventina di minuti dopo, entriamo nella camera d’ospedale, non passano cinque minuti, che un’infermiera viene a redarguirci in modo gentile ma fermo, dicendoci che ogni paziente in terapia, può solo avere vicino una persona, saluto Giorgio ed esco dicendo a mamma: “Ti aspetto in auto” Dopo un’ora arriva, la vedo tesa e preoccupata, appena si siede scoppia a piangere. La consolo, per distrarla la invito a cena in un ristorante poco distante. Durante la cena cerco di parlare di tutto, tranne che di mio padre, dopo cena, saliamo in auto e torniamo a casa, guardiamo un po’ di televisione, poi mamma dice: “Vado a dormire, se vuoi puoi dormire al posto di tuo padre, così domani devo fare un letto solo e andiamo via prima” “Ok mamma!” Non ci vedevo niente di male, anche perché non sono mai stato attratto da lei, è una discreta donna, ma non si può definire una figa. Mamma Laura, ha due stupendi occhi azzurri, un naso piccolo, labbra sottili, capelli biondo scuro tendente al castano, seno piccolino, penso una seconda, un bel sedere a mandolino, ma ahimè le gambe nonostante siano slanciate e lunghe hanno evidenti seni di varici, per il ...