1. Sono il bull di mia mamma 1


    Data: 26/12/2019, Categorie: Incesti Autore: PirataCuoreGranata

    ... resto non ha un filo di cellulite. Così ho accettato di dividere il letto con lei, dopo un’ora, non riuscivo ad addormentarmi, nel girarmi ho allungato un braccio verso lei, con la mano sono finito a contatto con un seno, piccolino ma ben pieno e tosto. Ho sentito, che Laura cercava di spostarsi, ma io tenevo gli occhi chiusi facendo finta di niente, piano piano ho cominciato a palpeggiare quel seno che anni prima mi aveva allattato. Mi addormentai, quando mi svegliai mamma era già pronta per l’ospedale. Partimmo subito, passammo la mattina in ospedale, a mezzogiorno andammo a mangiare, poi la sera ritornammo a casa. Dopo cena mamma disse di essere stanca, quindi andò subito a letto dicendomi: “Quando vieni a letto fai piano, non vorrei svegliarmi, perché sono stanca, spero di fare una lunga dormita” “Ok mamma!” Guardai un film in tv, poi adagio mi coricai di fianco a lei, siccome non riuscivo a prendere sonno, incominciai così a pensare a lei come donna, non più come una mamma. Osservai il suo viso, la pelle liscia e curata, le labbra rosse, il seno piccolino, ma bello pieno, spostando il lenzuolo intravvidi un ciuffetto birichino di peli vaginali, dello stesso colore dei capelli, le gambe allungate evidenziavano le varici, i piedi piccoli ma intriganti, cioè affusolati con il secondo dito che supera l’alluce, un dettaglio che indica una personalità ambiziosa e difficile da domare. A quella vista ho perso la testa, come un feticista ho estratto la lingua lavandole i piedi a ...
    ... slinguate. Mamma continuando a dormire, era deliziata dal mio lavoro alle sue estremità inferiori, tanto da mugolare, come se stesse godendo. Mentre lavoravo i sui piedini, osservavo quella magnifica figa di donna matura, immaginando quanto sarebbe stato bello fare una visita a quel organo, che attraverso le mutandine mi chiamava. Dopo aver finito di leccare i piedi e ammirare la fessura vaginale, mi sono coricato di fianco a Laura e mi sono addormentato. Il mattino dopo mamma mi disse: “Sai Roberto, non ti ho sentito venire a letto, stanotte ho dormito stupendamente, tanto che ho perfino sognato di fare l’amore” “Beata te mamma, io invece mi sono addormentato subito, senza sognare” La giornata fu la fotocopia di quella precedente, partenza, ospedale, pranzo, ospedale, ritorno a casa cena e letto, l’unica variante fu il telefono che suonava, era la mia ragazza, che si lamentava che ero sempre impegnato con mia mamma. Litigammo, tanto che le dissi, che in quel momento era più importante mio padre, che il vederci, forse era meglio che si trovasse qualcun altro. Così ci lasciammo, ma sinceramente, non m’importava, ero sempre più attratto da mamma. Finita la telefonata, mamma mi chiese: “Cosa succede con Daniela?” “Niente, non accetta, che dedichi più tempo a te e papà, che a lei, perciò ho troncato la relazione con lei” “Mi dispiace, ora sarai solo” “No mamma, ho te!” L’ho abbracciata, poi l’ho baciata su una guancia, ricambiato da lei, questo mi spinse a cercare di ottenere di ...