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Sono il bull di mia mamma 1
Data: 26/12/2019, Categorie: Incesti Autore: PirataCuoreGranata
... addormentai quasi subito, mi risvegliai con la faccia sul suo petto, mamma mi accarezzava la nuca, alzai la testa, baciai mamma su una guancia. Mamma a quel punto mi disse: “E’ così che baci la mamma” “Ma come vuoi che ti baci?” “Come l’altra sera sciocchino!” La baciai infilandole la lingua in bocca, poi con una mano le accarezzai la coscia lasciata scoperta dalla camicia da notte, a questo punto mi fermò: “Figlio mio adesso esageri, non tutto insieme” Ci alzammo per la colazione, poi nuovamente in ospedale da papà. Nel trascorrere del tempo, ero sempre più nervoso ed eccitato, guardavo mamma non come la mia genitrice, ma come una donna da scopare, bramavo per le sue attenzioni, finalmente venne il momento di tornare a casa, appena usciti dalla stanza presi mamma per mano ed entrando nel ascensore, che ci avrebbe portato all’uscita, visto che eravamo soli l’attirai a me, baciandola sulle labbra, le nostre lingue s’incontrarono giocando ad intrecciarsi come due serpentelli. Quando ci separammo mi disse: “Roberto come sei focoso! Aspetta almeno di essere a casa!” “Mamma non resisto, ti voglio!” “Dai su non essere volgare!” “Mamma tu per me sei diventata un’ossessione!” “Addirittura?” “Già! Sei la donna, che vorrei per sempre al mio fianco, la donna che vorrei soddisfare, la donna che vorrei rendere felice, la donna che vorrei rendere più libertina e disinibita” “Sentiamo un po’ cosa vorresti cambiare in me?” “In te come donna niente, vorrei cambiare solamente l’atteggiamento ...
... e il vestire!” “Cioè?” “Ti vorrei più disinibita nel parlare e nel vestire” “Spiegati meglio!” “Mi piacerebbe poter parlare con te e te con me, con un linguaggio più scurrile, usando termini come figa, tette, culo, troia, puttana e così via” “Non vedo la necessità di usare questi termini, ma se ti fa piacere quando siamo soli usali pure” Nel mentre parlavamo, siamo giunti dall’auto, appena saliti, mi girai verso mamma, la presi per un fianco, l’attirai a me e baciandola appassionatamente le dissi: “Bella figona, quanto mi piacerebbe, che tu mi facessi un pompino” “Caro a casa mentre tu mi lecchi la passerina, te lo farò” “Cazzo mamma, allora accetti il mio amore?” “Beh sono una donna anch’io, sento l’impulso sessuale, non ho mai tradito mio marito, ma le tue attenzioni e il tuo modo di fare mi eccitano, al punto che l’altra notte, sono venuta sognando, che tu mi leccavi la passerina, pardon la figa” “No mamma, l’altra notte non hai sognato, ero io, che ti lavavo la figa con la lingua, ed è stato bellissimo!” “Dai parti, che non vedo l’ora di arrivare a casa e aprirti le gambe” “Mamma volo!” Arrivati a casa, non abbiamo neanche cenato, ci siamo spogliati, siamo corsi a letto, dove ci siamo fatti un 69 da urlo. Il mio cazzo da subito duro ed eretto, non voleva saperne di smollarsi, mamma dopo un’ora mi disse: “Ma tu sei sempre così?” “Così come mamma?” “Così duro e resistente!” “Con Daniela non ero così duraturo, sei tu che mi rendi così!” “Amore stanotte voglio essere tua!” ...