1. La signora in rosso


    Data: 09/11/2017, Categorie: Etero Autore: babbacombe_lee, Fonte: RaccontiMilu

    ... tutta la mattinata e sono sicuro che lei si è accorta che la sto guardando.Alla fine, evidentemente stanca ed annoiata, comincia a dondolarsi leggermente sul sedile, con le gambe un po' allargate, mentre si massaggia dolcemente le ginocchia.Mi sorprendo a pensare che vorrei farglielo io quel massaggio. Accidenti, se sono arrivato a questo punto, significa che il seminario è veramente palloso.Alla fine, ringraziando dio, lo strazio finisce.Mi attardo perché la voglio vedere da vicino e lei mi passa davanti mollandomi un'occhiata enigmatica, almeno mi sembra.Rimango un po' deluso, perché è più bassa e più larga di quello che mi ero immaginato.Due gambe corte e grosse, anche se sono tutto sommato ben modellate, mentre il viso, visto da vicino, appare meno giovane, una quarantina d'anni buoni con un accenno di borse sotto agli occhi.La lascio passare e mi accodo per uscire dalla sala.Cammina sicura davanti a me, muovendo il sedere che riempie completamente la gonna rossa, poi sparisce nel bagno delle donne.Durante il pranzo non ho fatto altro che pensare che, nonostante non sia un granché, ha qualcosa che mi attira. Strano perché a me sono piaciute sempre le donne magre e slanciate, forse invecchiando i miei gusti stanno cambiando.Nel pomeriggio mi siedo allo stesso posto e il mio sguardo va subito lì.La fila è vuota, allora mi guardo intorno e, alla fine, vedo con la coda dell'occhio il rosso del suo vestito.Si è seduta molto più vicino ma questa volta la mia visuale è coperta ...
    ... da altre persone e poi, per guardarla, dovrei girarmi completamente all'indietro, assumendo una posizione innaturale.Comunque ogni tanto lo faccio e, quando succede, i miei occhi incontrano i suoi.Beh, è normale, perché lei guarda in avanti, verso il palco, sono io che mi giro dalla parte sbagliata.Comunque alla fine, quando mi alzo, ho un'ultima possibilità di guardarla.è ancora seduta e in mezzo ai suoi capelli neri scorgo qualche filo bianco.è l'ultima immagine che mi resta di lei. Magari mi capiterà di incontrarla tra un anno, ad un altro di questi seminari.è passata una settimana e non ci pensato più.Squilla il telefono.In ufficio ci hanno dato degli apparecchi nuovissimi, con il display che ti dice chi sta chiamando.Se la telefonata proviene dall'ufficio, oltre al numero, cioè il prefisso che indica la sede seguito dall'interno, compare anche il cognome di chi chiama.Il nome è sconosciuto e il prefisso mi dice che sta chiamando da qualche altra parte, magari è uno che telefona dal Piemonte o dalla Sicilia ed ha semplicemente sbagliato numero.Una voce femminile chiede con chi sta parlando ed io glie lo dico.�Salve, sono una collega che era al seminario della settimana scorsa, per la precisione quella con il tailleur rosso, sono sicuro che ti ricordi di me, visto che non hai fatto altro che guardarmi per tutto il tempo.�Deglutisco a fatica, non so che dire, non mi aspettavo un approccio così deciso, quasi sfacciato.�Si, ho capito chi sei.��Perché?��Perché cosa?��Perché mi ...