1. La lepre pazza - 7° capitolo: l'ashram di south fallsburg


    Data: 29/12/2019, Categorie: Lesbo Autore: Samuela, Fonte: Annunci69

    ... sul mio lettino, meglio chiamarla branda, guardavo Carla al mio fianco, vestita solo di reggiseno (mi parve una terza c) e di un paio di graziosi slip azzurri.- Con malcelata bramosia il mio sguardo incontrò il suo ed ebbi la tacita conferma del suo interesse per me.- Carla mi guardava con un’aria ingenua ed allo stesso tempo ammiccante che mi spinse provocatoriamente a liberarmi del lenzuolo sotto il quale avevo nascosto le gambe.- Il mio movimento abbastanza improvviso non sfuggì alle mie compagne.- Kimberly in particolare si alzò dicendo: - Me voy un poco afuera….voy a ver en que lugar estiamos viviendo! – Grande Kimberly che mi stava dando spazio e tempo con grande generosità! D’altra parte, non volendo io accelerare troppo le cose con Carla, dissi: - Vengo anch’io!.......Tu Carla che fai? – Con aria perplessa lei rispose: - Ragazze ci vediamo a cena,….resto a riposarmi: Ok? – “O.K.!” rispondemmo all’unisono ed uscimmo dalla camera.-
    
    Percorrendo il lungo corridoio che portava ai locali comuni, fummo investite delle note di un “sitar” indiano che accompagnava un canto corale ripetitivo.- La musica ci donava un senso di rilassamento e di benestare, Kimberly mi manifestò la sua approvazione per la……. “simpatia” che avevo per Carla, ma i commenti finirono lì con la certezza che Kimberly non avrebbe frapposto ostacolo a qualsiasi mia iniziativa di approccio con la nostra giovane amica.- Girellammo per un bel po’ ammirando il verde panorama esterno, poi ci fu comunicato ...
    ... da un altoparlante che iniziavano a servire il pranzo serale, quindi entrammo nel grandissimo refettorio comunitario.- Carla era già lì seduta che ci aspettava.- Ne fui felice sedendomi sulla panca alla sua destra; Kimberly fu alla sua sinistra.- Ci servimmo “self service” dai grandi vassoi assaggiando alcune specialità indù che avevano servito e dove era bandita tassativamente la carne.- Pur non essendo vegetariana riuscii ad apprezzare sufficientemente quel tipo di cucina i cui sapori mi erano sconosciuti.- Finimmo di cenare al suono continuo della musica rituale del “sitar”, quindi ci spostammo a conversare, bevendo un thè, nel locale bar che veniva aperto per gli incontri serali fra tutti i partecipanti alla “community” uomini e donne che fossero.-
    
    La serata sarebbe stata distensiva e riposante, ma sentivo in me salire la tensione del mio desiderio verso Carla.- Me la mangiavo con gli occhi.- Specie dopo il contatto insistito delle nostre cosce, avvenuto a cena, non vedevo l’ora di restare sola con lei.- Del resto Carla mi stava dimostrando con occhiate di evidente complicità che aspettava che io inventassi qualcosa per allontanarla da noi.- Kimberly da incredibile buona amica, comprendendo il mio imbarazzo, si era defilata mettendosi a circuire una giovane biondina dai modi raffinati, sicuramente un’europea che era seduta al banco.- Ad un certo punto le vidi alzarsi e, passandoci vicine, Kimberly mi disse sottovoce che andava a conversare in camera da Katharina.- Una ...