1. Un incesto tira l'altro


    Data: 02/01/2020, Categorie: Incesti Autore: rococo

    ... riusciva ancora a prendere sonno, si accorse che l�uomo si era introdotto furtivamente nella stanza della ragazza per uscirne circa due ore dopo. Così il giorno successivo, approfittando di essere rimasta sola in casa con il figlio, senza troppi giri di parole gli disse che aveva capito tutto.Arnaldo cercò invano di negare, la madre continuò ad incalzarlo e ne nacque una accesa discussione che sfociò in uno scambio di ingiurie. La donna lo accusò di essere un depravato e lui le rispose per le rime:- Senti, ora ti metti a fare la moralista proprio tu! pensi che non sappia che sei sempre stata una gran troia?!Lei senza scomporsi gli rispose:- Come ti permetti di chiamare così tua madre? Le mie sono state altre storie; qui si tratta di incesto, e tu sei un padre degenere e depravato.La condanna senza appello della madre lo fece uscire di senno e, infuriato di rabbia, Arnaldo tirò fuori il cazzo e, mostrandolo a sua madre, disse:- Che c�è? sei gelosa? lo vorresti tu questo cazzo?La madre sbarrò gli occhi per la violenza di quelle parole e di quel gesto, ma poi restò per qualche attimo a contemplare quel bell�uccello proteso verso l�alto e, cambiando espressione, chiese al figlio:- Mmmm �. Complimenti! Ma com�è che ce l�hai così duro?Arnaldo ancora adirato le ribattè:- Ce l�ho duro perché, se lo vuoi sapere, tu mi arrapi!... Ed io non fingo come fai tu.A quel punto la voce di Marta si addolcì:- Ma allora sei fissato! A te piace far sesso in famiglia!- Non lo so - rispose ...
    ... Arnaldo- credo che tu mi faresti arrapare anche se fossi una sconosciuta.Quelle parole lusingarono Marta che decise di approfittarne e chiese provocatoriamente:- Ah sì?... E cosa vorresti fare alla tua mamma?- Godermela tutta, fino allo sfinimento � rispose Arnaldo che ormai non riusciva più a controllare la voglia di scoparsela.Con l�espressione sempre più addolcita Marta si avvicinò, glielo prese in mano e da quel momento non ci fu più bisogno di parlare. Le loro bocche si unirono in appassionato bacio, le lingue si intrecciarono, le mani di Arnaldo frugarono approfonditamente il fondoschiena della madre, mentre lei continuava a segarlo. Poi lei si inginocchiò e cominciò a baciare e leccare la cappella fino a prendere tutto il cazzo in bocca. Mentre lo succhiava si liberò della camicetta e del reggiseno e imprigionò l�asta eretta del figlio tra le sue grosse tette e ci giocò un po� prima di riprenderlo in bocca.Arnaldo stava provando un piacere immenso, mai provato prima. Il pompino di sua madre lo mandava letteralmente in estasi. Così non riuscì a trattenersi, afferrò la testa della mamma tra le mani, intensificò le pistonate del suo cazzo e le scaricò in bocca tutto il suo piacere in interminabili schizzi di sborra, che la donna ingoiò avidamente. Poi Marta si rialzò e disse soddisfatta:- Vedo che ti è piaciuto, hai sborrato come un mulo. Se questa sera vuoi cambiare letto non ti farò rimpiangere tua figlia .�.Quella sera Adriano cambiò effettivamente letto. La madre lo accolse ...