Esmeralda il pirata
Data: 23/08/2017,
Categorie:
Lesbo
Autore: Esmera, Fonte: EroticiRacconti
La tempesta era appena finita… Il pirata Esmeralda capitano della Bluekness si risvegliò. La prima cosa che vide fu il cielo blu cobalto, senza una sola nuvola. I suoi vestiti erano fradici, c’era un forte odore di salsedine. Provò ad alzarsi, sentii male alla mano sinistra e alla gamba destra. Si tolse la vestaglia rosso scarlatto da capitano, rimanendo in camicia e pantaloni, si tolse le scarpe. Si guardò attorno, era su una barca e non sul suo maestoso veliero. da sotto coperta uscii una ragazza. Era minuta mora con gli occhi marroni. Il suo viso le sembrò familiare. La ragazza appena vide Esmeralda si ritirò nella stiva. “aspetta” disse il capitano. La ragazza titubante sporse la testa. Esmeralda si alzò, la sua statura era imponente, messa a confronto con quella della ragazzina. “come ti chiami?” chiese Esmeralda “Acqua” disse la ragazza. Esmeralda sentii male al braccio. Lo strinse con forza. La ragazza scese nella stiva e tornò fuori con delle erbe e con un mortaio. Velocemente pestò alcune erbe fino a ridurle in poltiglia. Poi si avvicinò al capitano. Esmeralda si risedette. Acqua si inginocchiò vicino lei. Aveva una veste marrone strappata e logora. Il capitano guardò la ragazza, che distolse subito lo sguardo per paura del contatto visivo. Esmeralda le porse il braccio. Acqua tirò su la manica, poi cosparse la ferita con la poltiglia verde, poi passò alla gamba. Il capitano sentii un lieve sollievo. “mi hai salvato tu dalla tempesta?” disse Esmeralda “si” “tu eri ...
... prigioniera no? Come hai fatto a scappare” “un cannone si è schiantato contro le sbarre piegandole, io passavo appena, così sono scappata” “perché mi hai salvato?” la ragazza fece spallucce. “come mi hai salvato?” “lei era rimasta intrappolata sotto l’albero maestro, che era caduto dopo essere stato colpito da un fulmine, io l’ho liberata, l’ho portata con me su una scialuppa dopo averla riempita con quello che ho trovato, ho slegato la corda che la legava alla nave” Esmeralda con lo sguardo perso si rivolse ad Acqua. “tu non sei una semplice prigioniera, vero?” “mio padre era un pirata, mia madre preparava intrugli con le erbe, poi sono stata catturata dopo un assalto pirata” “interessante” “bisognerebbe bendare la ferita, ma non ho bende” disse la ragazza dispiaciuta. Esmeralda strappò le maniche della camicia mettendo in mostra qualcuno dei suoi tatuaggi, si fasciò la gamba e il in modo veloce e rude. Si rialzò. Il capitano mosse i suoi lunghi e lisci capelli corvini, i suoi occhi verdi scrutarono l’orizzonte in cerca di una possibile isola o nave … Niente… “abbiamo del cibo?” “si” rispose Acqua. “bene” Esmeralda andò a prendere delle reti. Slegò la vela, il vento soffiava verso ovest. Il capitano si sedette sulla prua. “Acqua c’è del rum?” “si” “prendilo e vieni qua” Acqua prese una bottiglia di rum e si sedette vicino a lei. Esmeralda prese la bottiglia la stappò e bevve un sorso. “adesso andremo a recuperare quello che rimane della mia nave, poi ti riporterò nell’isola ...