1. Esmeralda il pirata


    Data: 23/08/2017, Categorie: Lesbo Autore: Esmera, Fonte: EroticiRacconti

    ... dalla quale vieni” il capitano bevve un altro sorso. Dopo un po’ arrivarono nel luogo in cui la tempesta era appena passata. I resti della nave erano rimasi incagliati negli scogli, Esmeralda scese dalla barca, entrò nella stiva della nave, prese tutti i viveri rimasti, prese la polvere da sparo, munizioni e pistole, poi andò nella sua cabina, prese tutto il tesoro che aveva rubato nel suo ultimo saccheggio. “per fortuna gli sciacalli non sono ancora arrivati” disse felice il capitano. Fra gli scogli c’erano alcuni cadaveri, appartenenti ai pirati che sbattuti con forza contro gli scogli avevano perso la vita. La barca era piena, di oro e vivande. “adesso ci dirigiamo verso il porto più vicino, di vorranno 1-2 giorni, poi compriamo un’altra nave e arruoliamo una ciurma, eh che ne dici” disse Esmeralda entusiasta “mi sembra un’ottima idea” disse Acqua mentre ammirava il corpo di Esmeralda. Le gambe lunghe e snelle, le braccia forti, i glutei sodi. Dopo circa quattro ore di viaggio si fece buio. Acqua si era addormentata. Esmeralda aveva bevuto una bottiglia e mezzo di rum. Era sdraiata sul ponte, la luce gialla della lanterna illuminava fiocamente lo spazio circostante. Vide Acqua che dormiva. pensò. Il suo sguardo si soffermò sul suo corpo. I suoi seni floridi, il corpo sinuoso, il viso dolce, quella carne morbida fece eccitare Esmeralda. Per lei era normale fantasticare sulle donne, in fondo a bordo della sua nave non è che ci fossero degli uomini particolarmente ...
    ... attraenti. I suoi pensieri erano confusi ed eccitanti. Il capitano, si avvicinò a lei. La ragazzina si svegliò. “perché mi hai salvato dalla tempesta” chiese Esmeralda. La ragazzina arrossii. “ecco io…” “tu?” rispose con tono intimidatorio. Acqua non rispose. La luce giallastra illuminava il volto di Esmeralda. Il capitano le prese il collo. “quando il capitano fa una domanda si risponde? Sai?” disse Esmeralda ubriaca. Acqua era paralizzata dalla paura, ma sentire quelle mani calde e forti attorno al suo collo, che in un certo senso la possedevano, la fecero eccitare. La guardò negli occhi, ebbe un brivido di eccitazione. Si sentii bagnata. Come quando un animale percepisce la paura Esmeralda percepì la sua eccitazione, infilò furtivamente la mano sotto la veste della ragazzina. “cosa abbiamo qui” disse sorridendo. Acqua gemette. Era felice il suo sogno si stava realizzando, allo stesso tempo aveva paura, nel villaggio da cui veniva l’omosessualità non era ben accetta, difatti gli uomini e le donne omosessuali venivano esiliati dall’isola. “rispondimi e non ti farò niente… forse” disse Esmeralda. “io ho solo pensato che lei fosse molto…” “molto?” “carina, simpatica, gentile,…” “si, certo, io so cosa vuoi e non è ne carino ne simpatico ne buono” disse sorridendo Esmeralda. L’odore del rum era forte. Acqua provò a scappare, ma prima che potesse alzarsi Esmeralda aveva afferrato la sua gamba. “dove pensi di andare” “lontano da te” “devi chiamarmi capitano, capito?” disse Esmeralda ...