1. Harem/1


    Data: 07/01/2020, Categorie: Lesbo Autore: esperia, Fonte: EroticiRacconti

    ... soprattutto era bellissima, anche se non appariscente come Najla: un viso perfetto, due occhi verdi molto espressivi, un portamento regale, una figura snella e ben proporzionata, con un seno prorompente. Ma non faceva la stessa impressione di Najla al primo momento perché non era così alta e poi non esibiva una capigliatura fiammeggiante. Il suo nome era Zaafira. Mentre notavo queste cose, mi rendevo anche conto che non avevo idea di come affrontare il problema. Come avrei dovuto trattare queste donne? Come mogli o come zie? Intanto il giro di presentazioni era terminato, io dissi due parole per sottolineare quanto felice fossi di averle conosciute e che presto avrei preso le migliori decisioni circa il loro futuro. Stavo per lasciare la stanza, quando Layla, la prima moglie mi chiamò. - Mio signore, un momento! - disse l’anziana moglie Layla. - mi sembri in difficoltà. Io ti capisco perché pur essendo araba sono cresciuta in ambienti ben più aperti e moderni di questo oscuro villaggio e da noi in Libano gli harem non ci sono mai stati. Ma lascia che ti racconti, ti spieghi, in modo che tu possa fare le scelte più opportune a ragion veduta. - Va bene - dissi un po’ sollevato. - vediamoci nella tua stanza. Layla era una donna deliziosa. Pur essendo ormai tra i cinquanta e i cinquantacinque, non aveva avuto figli, aveva sempre fatto una vita sana senza mai lavorare, frequentava la palestra e la piscina della casa con assiduità e si nutriva con molta parsimonia. Aveva perciò ...
    ... un fisico ancora tonico e giovanile. La statura non l’aiutava, ma aveva un seno sodo e pieno. Era truccata e acconciata con molta eleganza e il suo tubino Gucci in pizzo laccato nero, insieme alle scarpe décolleté nere t-strap in vernice, tacco 11, sempre di Gucci faceva risaltare la sua pelle ambrata creando un effetto spettacolare con il solitario H Stern che portava appeso al collo, abbinato agli orecchini, sempre di diamanti. Malgrado avesse addosso tra scarpe, vestito e gioielli almeno cinquantamila euro di valore, aveva un’aria mite e devota e mi ricordava certe casalinghe di periferia, sempre preoccupate per il destino del marito o dei figli. Mi condusse nel suo appartamento e cominciò a raccontarmi delle gerarchie dell’harem. Lei era la prima moglie, la più anziana e in teoria avrebbe avuto il diritto di avere un ruolo guida sulle altre, e per qualche anno era stato così, ma poi nell'harem era apparsa Najla, procurata da certi sensali di matrimoni che in quell'ambiente erano indispensabili, molto più giovane, più bella e più spigliata di lei, lo zio se ne era invaghito e le aveva dato il rango di favorita, pur essendo solo una concubina e nemmeno una moglie. Forte del sostegno dello zio, Najla aveva subito instaurato un regime dispotico. Aveva fatto di tutto per mettere Layla da parte, umiliandola davanti alle altre e costringendola a occuparsi di lavori degradanti o usandola sessualmente per raggiungere quegli orgasmi che il vecchio zio non garantiva più. Aveva poi ...
«1...3456»