1. Il collare - Cap.2


    Data: 07/01/2020, Categorie: Zoofilia Autore: SBD, Fonte: EroticiRacconti

    ... egoisticamente trascurata, anche per questo, da quando eravamo a Padova. Ora, vuoi l'astinenza, vuoi l'impossibilità di averla, mi serbrava la donna piu sexy del pianeta, praticamente un'altra. Eppure era sempre mia moglie, ed io mi sentivo leggittimato a desiderarla, anche in quel corpo di cane. Le mie feste divennero più intraprendenti, cercavo spesso di insiuarmi tra se sue cosce, quando era sul divano o o a letto, dove sentivo il tepore umido che si propagava dal suo sesso. Magie del mio naso di cane. Mi accorgevo perfino di quanto era eccitata o aveva le sue cose. Praticamente avevo i superpoteri. Però soffrivo. La guardavo vestirsi a volte, il corpo nudo mentre si cambiava d'abito per uscire, tonico come mai da anni a questa parte, mi provocava una tremenda frustrazione. Lei mi notava dallo specchio con un sorrisetto. Sembrava quasi compiaciuta del fatto che ci fosse di nuovo qualcuno a guardarla. Eppure, o dovrei dire, ovviamente però, quando provavo a trasformare le mie feste in qualcosa di più, a saltarle sul letto la mattina, quando aveva solo l'intimo addosso, e provavo a leccarla attraverso gli slip, lei con bonaria fermezza mi scacciava, rimettendomi al mio posto. Quello di un cane. Di certo non potevo sperare che mi invitasse tra le sue cosce come aveva fatto Michela. Un giorno a sorpresa, la vidi prendere il guinzaglio e attaccarmelo al collo. Era in tenuta sportiva, una canotta rosa e un paio di ciclisti che lasciavano davvero poco all'immaginazione. Mi ...
    ... fece salire in macchina e raggiungemmo una pineta dove, appena trasferiti a Padova avevamo fatto qualche pic-nic. La mia parte canina si eccitò subito all'idea di poter scorrazzare libera, ma mi aspettava un amara sopresa. Distratto dai colori ed i porfumi della pineta d'estate non mi accorsi immediatamente dell'uomo con cui stava parlando Laura. Era Manetti, il buon Manetti, il mio assistente ricercatore. Anche lui vestiva in canotta e pantaloncini. Sembrava non fosse un incontro casuale. Da modo in cui parlavano, dalla confidenza che avevano, capii che non era certo la prima volta che si incontravano. Corremmo, con somma gioia del corpo di Nerone. Dai loro discorsi, intesi come si fossero conosciuti al momento del mio incidente e poi, avessero scoperto casualmente di frequentare la stessa palestra. Manetti infatti era pure lui discretamente atletico, un bel ragazzo si potrebbe dire, ma più giovane di mia moglie di quasi quindici anni. Uscivano insieme? Scopavano? Non mi era chiaro, non sapevo come reagire. Di certo per Laura erano passati sei mesi dall'incidente, razionalmente dovevo ammettere che ci poteva stare che uscisse con un uomo, anche se forse era un pochino presto. La corsa finì, ansanti e sudati ci dirigemmo alle macchine. Laura e Manetti rimasero a parlare qualche minuto dopo che lei mi aveva già chiuso in macchina. Si toccavano le braccia, scherzavano, lei rideva, lui le guardava il seno, la bocca. No, probabilmente ancora non avevano una relazione fisica, ma di ...