Il collare - Cap.2
Data: 07/01/2020,
Categorie:
Zoofilia
Autore: SBD, Fonte: EroticiRacconti
... fosse non avere le mani. Le avessi avute, avrei potuto guidarmi dentro di lei, dovetti invece arrendermi a tentare la sorte con ripetuti, frenetici colpi di bacino, che tuttavia sembravano piuttosto congeniali a quel corpo nervoso. Sentii qualcosa. Qualcosa di stretto, caldo, attorno al cazzo. La mia frenesia, o quella di Nerone per meglio dire, crebbe. Tutta l'insospettabile tenacia di quel piccolo fascio di muscoli, la impiegai per trattenere mia moglie in quella posizione. Le graffiai la pelle nuda dei fianchi con le unghie delle zampe anteriori, mentre tentavo di soddisfare le mie fantasie di uomo e gli istiniti da cane ad un tempo. Con un movimento martellante dei fianchi in pochi istanti raggiunsi l'orgasmo tanto agognato, in qualche modo diverso da quello che ricordavo, e la pace. Le sensazioni fische erano differenti, ma la scarica di dopamina, o comunque il suo equivalente canino, no. Cogliendo questa pausa, Laura mi si scrollò di dosso tirandosi in piedi, furente. Aveva la pancia sporca, dall'ombelico giù fino all'inguine glabro, di liquido latteo e ...
... appiccicoso che doveva essere roba mia, di Nerone insomma. Capii solo in seguito, che con una presenza di spirito che mai le avrei attribuito, incapace di sfuggire al mio assalto, aveva chiuso le cosce di modo da darmi l'illusione di averla penetrata, pensado così di farmi sfogare, per poi riaprirle subito non appena aveva sentito il fiotto caldo, di certo atteso, ma non per questo meno disgustoso, sulla pelle. Io, ancora piuttosto spaesato dentro quel corpo, ovviamente non ero stato in grado di notare la differenza. Mi accucciai a qualche passo da lei, cercando di intenerirla come avevo imparato a fare ma non funzionò. D'altra parte, non sbaglio poi tanto dicendo che essenzialmente avevo appena cercato di violentarla. Non l'avevo mai vista cosi incazzata da quando ero tornato, mi cacciò fuori dal bagno spingendomi via con un piede nudo, tutto sommato una carezza vista la circostanza. Rimasi fuori la porta a uggiolare, stordito. Il cazzo, ancora gonfio e turgido, continuava a sporcare il pavimento, anche contro la mia volontà. Avrei pagato anche questo probabilmente.