1. Salve terra, qui koona, 16a parte


    Data: 16/01/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: sexitraumer

    ... Adesso muoveremo lo scanner ad anello.”
    
    Ne avevamo uno pure su Titano Uno ma lo muoveva in automatico il computerone di sorveglianza. Questo era enormemente più piccolo, e ad azionarlo era il dottore che mi stava visitando; mi diede le ultime istruzioni prima di allontanarsi – si fa per dire – di un metro circa, tenendo in mano un filocomando…
    
    “Allora quest’anello ti passerà sopra tutto il corpo un po’ la volta. Quando ti dico trattieni non respirare assolutamente. Intesi ?!”
    
    “Sì.”
    
    “Via allora.”
    
    L’anellone iniziò a muoversi dalle mie caviglie a circa 2 cm al secondo. Quando arrivò all’altezza del mio sesso si fermò un istante. Il dottore mi comandò:
    
    “Trattieni…ti dico io quando puoi respirare di nuovo.”
    
    Rimasi più rigida che potevo una quarantina di secondi mentre l’anellone si muoveva sopra di me, fermandosi a tratti. La parte interna dell’anello proiettava una lucina verde acqua piuttosto gradevole a vedersi. Quando si fermava diventava azzurrina. I secondi passarono:
    
    “Respira pure adesso…rilassati.”
    
    L’anello era oltre la linea delle mie tettine. Il dottor Vallefuentes, ritenendo che avevo respirato a sufficienza disse nuovamente:
    
    “Trattieni e mi raccomando non chiudere gli occhi ! Tanto la luce non è accecante. Mi raccomando stai ben ferma ! Ci vorrà un altro mezzo minuto. Non muovere le pupille, mi raccomando. Guarda il puntino rosso.”
    
    “Ok non muovo le palpebre. Pronta,”
    
    “No, non devi muovere le pupille. Le palpebre non le controlli. Le ...
    ... pupille sì. Fissa il puntino rosso…Via.”
    
    L’anello lasciò il mio torace e prese a fare la scansione del mio collo. Poi bocca, viso, naso e occhi; quindi il resto della testa. Io avevo fissato il puntino rosso non appena lo avevo visto.
    
    “Ruuuuuuuummmmmmmzzzzz, biiiiiiiiiiii, rummmmmmmzzz.”
    
    Il dottore aveva mentito: ci volle un buon minuto.
    
    “Abbiamo finito Koona !”
    
    “Non c’è altro ?!”
    
    “No. Senti, dato che purtroppo sei rimasta orfana, amministrativamente ti farà da madre in senso legale e provvisorio il tenente Paula Terry finché sarai imbarcata qui. Io ed il comandante l’abbiamo designata. Finché sei minorenne, anche lei avrà diritto a conoscere il referto dell’esame: in tutto tre persone: Tu, io, e la Terry. Va bene ?!”
    
    “Ho scelta ?”
    
    “Direi di no. Hai qualcosa contro la Terry ?”
    
    Beh che dirvi ? Mentivo spudoratamente. La Terry mi era antipatica per istinto, anche se in quei momenti ignoravo che nemmeno io le ero simpatica; proprio per niente. Chissà in base a quali proprietà caratteriali, o di servizio, l’avevano scelta di comune accordo, comunque tra gli ufficiali di bordo, immagino più abituati ad assumersi delle responsabilità; o forse perché avevano la paga più alta. I pensieri mi erano scorsi velocissimi…
    
    “No, dottore no, stia tranquillo !”
    
    “…”
    
    Mi guardò un paio di secondi con gli occhiali.
    
    “Non mi sei sembrata entusiasta, sai !”
    
    “No, va tutto bene.”
    
    “Allora direi che puoi rivestirti. Abbiamo finito.”
    
    Scesi dalla barella, ed ...
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