1. La ragazza di campagna diventa schiava - capitolo 2


    Data: 16/01/2020, Categorie: Lesbo Autore: Koss99, Fonte: Annunci69

    Nell'attesa delle vacanze di Natale i giorni non passavano mai, ma il corpo di Rosa in quei mesi iniziò a darle delle piacevoli sorprese. Divenne più alta e soprattutto iniziò a dimagrire, il suo seno si rassodò, ed il suo viso foruncoloso diventò più liscio e affilato, anche se sembrava sempre un maschiaccio, pure i suoi capelli, tagliati corti, diventarono più docili. Rosa ne fu piacevolmente sorpresa, ciò fu essenzialmente dovuto alla sua esplosione sessuale. La ragazza si masturbava quotidianamente pensando alla padroncina, ma sulla sua trasformazione non influì solo questo. Invece di fare come tutte le altre ragazze e cioè diete, iniziò con fanatismo a fare ginnastica, acquistò dei pesi e trasformò un angolo della stalla in palestra, passava lì dentro due ore al giorno. Era sempre un po’ grassa, ma la maggior parte di questo se ne era andato o si era trasformato in muscoli. Non sarebbe mai diventata una bellezza classica, era una ragazzona ed era inutile che tentasse di nasconderlo. Si accorse che ai ragazzi non dispiaceva più, anzi raccoglieva occhiate ammirate e qualche avance, ciò fu indubbiamente dovuto ai suoi rapporti estivi ed all’alta carica erotica che questi avevano liberato. Dei ragazzi Rosa se ne infischiava, si limitava a batterli a braccio di ferro e contava i giorni che la separavano dal Natale, questo suo atteggiamento ottenne l'effetto di aumentare il numero dei corteggiatori e l’ammirazione delle sue compagne di classe. Aspettava Natale con ...
    ... preoccupazione, la sua padroncina era stata chiara, niente lettere e telefonate, nessuna smanceria per corrispondenza, quando lei sarebbe arrivata le avrebbe telefonato, che si tenesse pronta per la bisogna.
    
    Quando la telefonata arrivò la delusione fu enorme. Sara le telefonò da Palermo, non poteva venire a trovarla, aveva degli impegni importanti in città. Rosa seppe in seguito che era arrivata con un ragazzo e che con lui se la spassava.
    
    Rosa si voleva tagliare le vene, resuscitò nel momento in cui le disse: - Vieni tu a Palermo, diciamo domenica. -
    
    - Ma come faccio, mia madre non lo permetterà mai. -
    
    - Passamela - le disse.
    
    A Sara non ci vollero più di cinque minuti a convincere la madre di Rosa che era indispensabile che sua figlia andasse a Palermo. E così quella domenica Rosa prese la corriera delle otto per Palermo. Alle nove e qualcosa quando arrivò la sua padroncina era in piazza con una spider ad aspettarla. Rosa montò in macchina, era tentata di abbracciare e baciare Sara, ma prudentemente si trattenne. Lei la osservò.
    
    - Sei cambiata. -
    
    - Spero in meglio - rispose emozionata.
    
    - Vedremo. - Ingranò la marcia e partì. Non andarono a casa sua. Sara si era inventata una scusa per tutto il giorno e si diresse verso l'aeroporto. Parcheggiò di fronte ad un villino che dava sul mare. - Prendi quella borsa e seguimi. – Rosa non poté fare a meno di notare che non le arrivava neanche alla spalla, ma per sua fortuna non pensò neanche di mettere in dubbio chi era che ...
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