1. La ragazza di campagna diventa schiava - capitolo 2


    Data: 16/01/2020, Categorie: Lesbo Autore: Koss99, Fonte: Annunci69

    ... bella e seducente, e almeno a guardarlo non si poteva definire osé. C'erano anche dei guanti neri di capretto lunghi fino al gomito, che avevano all'altezza dei polsi due minuscoli anellini di acciaio. Li indossò ed indossò anche la mantella nera di lana morbida e calda, senza maniche, che abbottonata per l'unico bottone sotto il collo le cadeva perfettamente fino a sotto al ginocchio avvolgendola completamente. Sara le girò intorno e le disse: - dammi le mani. – Rosa sentì un clic e poi non poté più muovere le braccia. Non disse niente. La padroncina invece le passò davanti protese le labbra verso la sua serva che s’inchinò per essere baciata. Sara le sorrise: - il mio regalo di Natale. – Poi uscì e la serva la seguì. Sara l’aiutò a montare in macchina. Ammanettata sul didietro Rosa stava scomoda e si domandava come avrebbe fatto quando fossero arrivate. Prima di partire la padrona insinuò una mano sotto la mantella ed il maglione della serva e raggiunse le sue tette, con l'altra mano si protese verso la fica. Rosa era completamente accessibile. Sara mise in moto e si diresse verso la città. Prima di scendere la padroncina la tastò ancora e poi le liberò le mani. Era un ristorante di gran lusso, Rosa non sapeva cosa fare, ma lei l’aiutò. Furono accolte calorosamente dal proprietario che conosceva Sara e che personalmente ritirò la mantella di Rosa ed il giubbotto della padroncina. Tutti gli occhi dei commensali erano puntati su Rosa, che si sentiva nuda. Si riprese, ...
    ... consapevole che quello era un abbigliamento elegante e neanche frivolo, a meno che non sapessero come era conciata sotto, ma di quello era a conoscenza solo la sua padroncina. Era Rosa a sembrare una marchesa, la sua padroncina al più poteva passare per una ragazza sportiva. Rosa si mosse con cautela e stette attenta a non inciampare. Quando si sedettero si levò i guanti e si portò una mano alla fronte per asciugarsi il sudore. - Calmati – l’incoraggiò Sara. Sopraggiunse il cameriere e la marchesina ordinò per entrambe. Erano sedute su un lato della sala una di fronte all'altra. Piano piano i commensali smisero di ammirarla e di chiedersi chi fosse quella splendida ragazza in compagnia della marchesina Galante, quindi ritornarono alle loro faccende.
    
    Il primo era un brodino delizioso. Rosa osservava Sara e si comportava di conseguenza. Quando sentì un piede che risaliva la sua coscia sussultò. - Stai tranquilla ed avvicina la tua sedia, poi appena puoi slaccia quella strisciolina di pelle che hai in mezzo alle gambe. – Rosa pensò che Sara fosse impazzita, ma si avvicinò di più a lei ed allargò le gambe. Non se la sentiva però di sganciare la striscia di pelle. Il piede nudo della sua padroncina già però le premeva sul ventre.
    
    - Ho le unghie lunghe, se non slacci quella striscia ti farò molto male. - E per dimostrarle che non erano minacce a vuoto le graffiò l'interno di una coscia. Rosa diede una disperata occhiata in giro, poi portò la mano sotto il vestito e sganciò la ...