1. La ragazza di campagna diventa schiava - capitolo 2


    Data: 16/01/2020, Categorie: Lesbo Autore: Koss99, Fonte: Annunci69

    ... striscia. - Ora va meglio - sorrise la sua padroncina ed inizio a masturbarla con il piede. Rosa teneva le cosce larghe per facilitarle il compito, ma quando si rese conto che non riusciva più a controllarsi le strinse sul piede di Sara fermandolo ed implorandola con lo sguardo di smettere. - Puoi farcela – fu la risposta che non le lasciava via di scampo.
    
    Rosa abbassò gli occhi e allargò nuovamente le gambe. Dopo un attimo sussultò e si morse le labbra a sangue. Aveva posato il cucchiaio dentro il piatto perché le mani le tremavano, mentre la padroncina che però aveva terminato aveva fatto altrettanto. Il cameriere accorse e portò via i piatti. Rosa lo guardò esterrefatta allontanarsi mentre Sara sorrideva divertita ed appagata e si accendeva una sigaretta. Solo dopo un po’ levò il piede dal grembo della serva. Rosa ne approfittò per riagganciare la strisciolina e gustò di più il secondo ed il dessert, bevve anche un bicchiere di vino. Quando terminarono di pranzare la padroncina le disse: - mettiti i guanti, poi, dopo che avrai indossato la mantella, vai in bagno e levati gonna e maglione. Non avere paura non fa freddo. Io intanto pago. - Si avvicinarono all'uscita, aiutata dal cameriere Rosa indossò la mantella e poi andò in bagno. Aveva imparato che era inutile discutere gli ordini della padroncina. Si chiuse in una toilette e si spogliò, quindi indossò nuovamente la mantella. In effetti, a meno che non fosse arrivata una folata di vento a sollevarle la mantella non ...
    ... ci sarebbero stati problemi. A quel pensiero Rosa tremò, poi si fece coraggio. Tenne la gonna ed il maglione schiacciati sul petto con una mano, mentre con l'altra tratteneva i lembi della mantella, ed uscì. Lei era già in strada, la raggiunse. Sara aprì il bagagliaio e le disse: - dammi i vestiti. – La serva glieli porse tenendo stretti con l'altra mano i lembi della mantella. Sara li ripose nella borsa con gli altri vestiti. Erano le quindici di un pomeriggio prenatalizio, i negozi erano aperti e le vie centrali di Palermo erano piene di gente. La padroncina prese la borsa in mano e si avviarono. Rosa era nuda e spaventata, ma la sua piccola padrona non l’aveva mai delusa, si fidava. Mezzora dopo entrarono in un cinema. Si sistemarono in una delle ultime file, Rosa non badò neanche a quello che davano. Il cinema era mezzo vuoto, neanche si erano seduti che lei l’aveva legata con le mani dietro la schiena, ciò fatto iniziò a tastarla sotto la mantella. Rosa pensò che se le avessero scoperte non avrebbe potuto neanche scappare, la mantella si sarebbe aperta, sotto era nuda e con le mani legate era difficile correre. Per più di un'ora la padroncina la tormentò pizzicandole i capezzoli e le cosce, graffiandola sul seno e sulle natiche. Rosa era spaventata da morire e si mordeva le labbra per non gridare. Quando ormai pensava di non poterne più arrivò il peggio, la sua padroncina si chinò su di lei e le morse le tette ed i capezzoli a sangue. Solo il terrore di quello che sarebbe ...