1. Cugina Padrona 4


    Data: 16/01/2020, Categorie: Incesti Autore: Scrittore

    Mia cugina Nadia viveva a Torino, ed ogni estate tornava in Sicilia, con in suoi genitori - suo padre è il fratello di mia madre -. Durante le altre stagioni ci sentivamo soltanto in tre occasioni, a Natale, a Pasqua ed il giorno del mio compleanno, quando lei non dimenticava mai di farmi i graditissimi auguri... Lei faceva sempre il compleanno in Sicilia, il 4 Settembre - e quello dell'88 fu un giorno triste per me, che intuivo avrei potuto avere molto più da lei, e soprattutto in quell'occasione del compleanno, che mia cugina viveva con spirito d'avventura, circondata da un'aria sbarazzina, ma anche con una punta di tristezza,la quale pensavo avrebbe potuto spingerla a gesti inusuali, incoscienti... Ma io mi sentivo umiliato dal fatto che lei avesse tradito il nostro segreto [cioè la mia sottomissione morale che aveva raccontata a Loredana], ed ancora mi rimbombavano nel cervello le sue risate sfottenti, le stesse che mi eccitavano la notte, ma che ufficialmente decisi di non accettare. Dunque, quel giorno di festa io le feci gli auguri velocemente, mi feci promettere una fetta di torta, e trascorsi tutto il tempo col mio amico Mauro [per la felicità di mia madre, che mal gradiva la mia infatuazione per la "pazza", come un giorno definì quella nipote che, più tardi capii, forse le somigliava troppo...]. L'estate dell'anno seguente, l'89, i miei zii e Nadia portarono con loro Giorgio, il fidanzato di mia cugina... Io pure, per la prima volta, quell'estate avevo una ...
    ... fidanzatina, Luisa; ed insomma non ci fu modo di raccogliere nessuna particolare intimità con la mia adorata - anche se, proprio quella estate lei mi fece un "regalo" che avrei portato con me per molti anni: quando infatti tutti loro arrivarono in Sicilia, Nadia corse in camera mia, erano le 10:00 del mattino, io stavo nel letto ed avevo una prepotente erezione, mia cugina entrò nell'odore della mia stanza, io mi alzai in fretta, e lei mi abbracciò con un calore inaudito, palesemente sessuale, mi gettò le braccia dietro il collo, strinse le sue tette al mio petto, e mi disse: "ciaoooooooo... ti voglio troppo bene!"... Io allora mi scostai in maniera innaturale da lei, per non toccarla col mio pisello, e mia cugina, che lo capì, dopo essersi scostata pure lei, mi guardò bene tra le gambe, rise con tutto l'amore del mondo, e mise un dito sul mio pigiama pigiando la mia cappella due tre volte per fare dondolare la mia giovane verga eccitata: "sei il mio pisellone..." disse, ed io, quando lei lasciò la mia stanza, capii di amarla di un amore speciale, e le giurai intimamente una devozione, che, in effetti, dura ancora oggi... Non immaginavo che non avrei rivisto Nadia per tantissimi anni, quando lei, il Settembre di quell'anno, proprio il giorno del suo compleanno, lasciò la Sicilia in un giorno ventoso e grigio... I miei zii, qualche mese più tardi infatti, si trasferirono in Belgio e, sempre nel 1990, vendettero il loro appartamento siciliano. In realtà, il fratello di mia madre, e sua ...
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