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Cugina Padrona 4
Data: 16/01/2020, Categorie: Incesti Autore: Scrittore
... moglie, tornarono parecchie volte in Sicilia, a Pasqua di solito, ed un paio di volte a Natale, ma sempre senza Nadia, la quale, negli anni successivi, si fece viva con un paio di cartoline indirizzate a tutta la famiglia - una da Istanbul, ed una da Amsterdam... -. Poi nel '94 si trasferì in Argentina [lei aveva studiato lo spagnolo], e smisero anche le telefonate natalizie... Soltanto nel '96, o nel '97, non ricordo, mi chiamò per farmi gli auguri, ma fu frettolosa con me e quasi subito mi disse di passargli mio padre - non mia madre... In realtà, come seppi soltanto in quell'occasione, lei aveva litigato con mia madre, colpevole, così mi dissero, di non aver convinto mio padre a prestare dei soldi al suo, e, dunque, colpevole di aver costretto i suoi genitori a fare i "servi" in terra straniera... Insomma non seppi più niente di Nadia, fino ad una sera del 2005: io mi sentivo particolarmente filosofico, e chattavo su facebook con un mio amico, quando mi giunse una richiesta di amicizia... Nadia!!!!!!! Che coincidenza, stavo proprio parlando di viaggi, e stavo notando come io, del viaggio, amassi la fantasia di vivere per sempre in ogni posto: io, infatti, mi affeziono alle strade solite, ai bar quotidiani, alle viste delle stanze in cui vivo da molto tempo - e per sempre...! - . La saggezza, secondo me, si trova nell'amare ciò che si ha, le persone che ti circondano, il luogo in cui si vive, ed il piacere più importante che conosco è la nostalgia... Per questo, quando ...
... viaggio, non c'è un luogo, di quelli che via via incontro, del quale non vorrei provare la malinconia di viverci per sempre... io adoro i portoni consumati, i lampioni che ingialliscono l'umore, le piazzette incolte, e gli stradoni anonimi... Però, i luoghi nei quali ho già vissuto, da questa prospettiva, sono in vantaggio rispetto ai luoghi in cui dovessi ancora vivere, perchè i primi già sono intrisi di abitudini, e sono alberi che fruttificano ricordi, fiori che profumano di sere albe disperate, di pomeriggi noiosi, di incontri normali, di passioni sopite, di avventure sognate o colte come un'ostia mediocre - rituale e semplice... Nadia, invece, è sempre stata instabile, una viandante curiosa, affamata di novità, continuamente delusa dalla routine, ed incessantemente alla ricerca di novità, di sorprese, di fugacità e desideri illegittimi... La coscienza della diversità tra me e quell'essere femminile che sognavo da anni, dunque, mi diede la sensazione di essere irrimediabilmente me stesso, quella sera, e mi infuse una maledetta voglia di rifiutarmi [e di adorarla come un feticcio maledetto]. Per tutti questi pensieri, che, giuntami la richiesta di amicizia di mia cugina, si fecero cocenti come una ferita scoperta... non appena fummo in contatto, le scrissi: "dove sei?". Nessuna informazione infatti mi sembrava più importante e decisiva - dove si trovavano quel corpo e quell'anima?, in quale angolo del mondo?, a quanti miliardi di chilometri metafisici da me, che avevo sempre ...