1. Un paziente delle dottoressa Angela - i piedi della fidanzata di mio padre


    Data: 20/01/2020, Categorie: Feticismo Autore: Angela Kavinsky, Fonte: EroticiRacconti

    Dottoressa Kavinsky, non crederà mai a ciò che mi è capitato ieri sera; pensavo che questo genere di cose capitassero solo nei film erotici o cose del genere, eppure ieri sera ho avuto la prova che la realtà supera la fantasia. Non mi fraintenda; una parte di me si sente in colpa al pensiero di aver fatto una cosa simile al proprio padre. Eppure, nonostante ciò, non credo di aver mai provato un’eccitazione simile. Mi chiamo Andrea, ho 23 anni e da circa un paio di settimane sono stato letteralmente bombardato di sms da parte di mio padre, desideroso di avermi a cena da lui. Io e mio padre non viviamo assieme perché, dopo il divorzio dei miei, avvenuto un paio di anni fa, seppur maggiorenne, ho deciso di rimanere a vivere nella casa in cui sono cresciuto, quella in cui vive attualmente mia madre. Mi ritengo una persona matura, nonostante abbia poco più di 20 anni, e comprendo che il divorzio, a volte, per quanto possa essere doloroso per un figlio, non è colpa di nessuno. Semplicemente a volte capita. Non ne facevo una colpa né a mia madre, né a mio padre, e fu per questo motivo che decisi di accettare il suo invito a cena. Mia madre pareva perplessa. “papà vuole che vai a cena da lui? E perché?” “mamma… è da un po’ che non ci vediamo…”. In realtà, avevo paura a raccontare la verità a mia madre che, come al solito, aveva già capito tutto. “Ti deve presentare una nuova fidanzata?”. Non dissi nulla, anzi, sorrisi. Mia madre si mise a ridere. Avrebbe voluto dire qualcosa di ...
    ... cattivo, ma si trattenne, da donna di classe qual era sempre stata. Quando furono le 19 e 30 di quel venerdì sera, arrivai a casa di mio padre. Fuori dalla villetta a schiera che aveva preso in affitto c’era la sua porsche, acquistata usata ma comunque costata parecchio. Mio padre, un uomo di sessant’anni, tarchiato, con barba e capelli grigi, stava attraversando la classica crisi di mezza età, solo parecchio tempo dopo la media e come ovvio effetto del divorzio. Aveva comprato una porsche, aveva iniziato a frequentare locali notturni e a vestirsi come un ragazzino, e la cosa, francamente, mi faceva un po’ pena. Uscì dalla porta d’ingresso sentendo il rumore della mia macchina che parcheggiava nel vialetto, mi aprì il cancello, sorridente, e mi abbracciò. “Andre, alla fine ce l’ho fatta a convincerti!” disse. Quella sera indossava jeans e un maglioncino firmato, e la cosa mi faceva uno strano effetto visto che non gli avevo mai visto un paio di jeans addosso da 20 anni che lo conoscevo. “papà perché sei così elegante? Tanto stiamo in casa no?” “Beh ma è una serata importante!” “lei è già qui?” chiesi. “è dentro. Si chiama Cristina. Vedrai, ti piacerà! L’ho conosciuta in discoteca un mesetto fa!” “Papà tu vai in discoteca?” “Beh perché no? In 30 anni di matrimonio con tua madre ho sempre dovuto sorbirmi sere a teatro! Ora posso fare quello che voglio! Comunque, Cristina è un po’ più giovane di me… lo dico perché…” “PAPÀ!” dissi con un gridolino isterico. Avevo il terrore che in ...
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