1. Una storia nata per caso


    Data: 12/11/2017, Categorie: Etero Autore: arezzino, Fonte: Annunci69

    ... di pancia, non lo so bene, forse mi ha fatto male qualche cosa a pranzo
    
    E giu’ altre finte con piegamenti.
    
    -ce la fai a stare da solo?
    
    -mmm, non lo so, non mi e’ mai capitato, non lo so
    
    - senti rimango io, mi dice Elena, non vorrei che dopo mia sorella mi facesse storie perche’ ti ho lasciato da solo, Patrizia te la senti di andare da sola a fare la spesa?
    
    - ma non so neanche dove andare
    
    - vengo io con te, si propone Edoardo, cosi’ ti aiuto perche’ con le bottiglie dell’acqua
    
    che pesano un sacco. Non ce la faresti a caricarle.
    
    Ok, ok, tutti ok, tranne io che stavo ok ma che dovevo fingere, cosi’ Elena, mi ha fatto coricare, bere una stucchevole e calda tisana, che mi ha fatto ribollire tutte le budella, mi ha chiesto se poteva fare qualche cosa, io le ho chiesto carezze nel pancino, che lei sapientemente ha rifiutato.
    
    Quindi mi sono rovinato sia il pomeriggio al mare, che la cena.
    
    Nel frattempo dopo molto tempo sono tornati Edoardo con la Patrizia, lui mi ha guardato in tono di ringraziamento, io con un occhiata gli ho chiesto come era andata, e lui mi ha accennato ad un dopo ti racconto.
    
    Il dopo e’ stato , quando gli altri tutti al bar per il gelato e per la festa della disco/bambini.
    
    -allora, stronzone, raccontami tutto per filo e per segno, almeno questo me lo devi
    
    - e’ andata un po si ed un po’ no
    
    -che vuol dire?
    
    --e’ andata cosi’, prima di andare al supermercato, l’ho portata in collina nell’alto del Conero, con la scusa di ...
    ... farle vedere il panorama, e ci siamo imboscati in una rientranza molto tranquilla, io ho iniziato a toccarla, mi sono avvicinato a baciarla, e dopo i primi suoi respingimenti, ho deciso di attaccare, mi sono buttato su di lei e ho iniziato a metterle le mani sul seno, favoloso, sulle cosce, sul sedere, e lei ha abbandonato le difese.
    
    Solo che quando ho cercato di arrivare alle mutandine, ho scoperto che lei era occupata.
    
    - Occupata?
    
    - Si aveva le sue cose, ho sentito il pannolino, ho cercato di entrare dentro le mutande ma lei mi ha detto che proprio oggi non poteva, era nel massimo del ciclo, quindi ci siamo limitata ad una pomiciata, le ho accarezzato le tette, ad un certo punto ho tirato fuori il mio uccello dai pantaloni e glielo ho messo in mano, lei, ha inziato a segarmelo, direi divinamente, le ho chiesto di abbassarmi per succhiarmelo, ma lei si sentiva a disagio all’aperto con qualche persona che poteva passare, mi ha detto di accontentarmi di quello che stava facendo e che essendo molto brava, non me ne sarei pentito, cosi’ e’ stato perche’ mi ha segato divinamente con due mani, uno sulle palle dandomi dei pizzicotti particolari, l’altro sulla cappella, finche ‘ non le sono venuto nelle mani e anche nelle sue gambe.- E quindi ti sei dovuto accontentare di una sega?
    
    - Ma ti assicuro che ne e’ valsa la pena, e’ stata fantastica, ti assicuro, poi le ho continuato ad accarezzare il seno e il suo bel culo, fantastico, ti assicuro, mi sono inumidito un dito e ho ...
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