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Quel turno al refettorio
Data: 24/01/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999
Lei aveva schiettamente l�atteggiamento e l�espressione gratificata di chi ha concluso a stento una mansione eseguita a regola d�arte: chi l�avrebbe giammai sospettato, che lei fosse propriamente un simile demonio così astioso, accalorato e perfino scaltro? Nell�insieme, per dirla tutta, la faccenda era iniziata pressappoco a dire il vero per svago sommariamente due anni addietro, quando Luisa era venuta ad adoperarsi insediandosi e stabilendosi in modo definitivo presso il nostro refettorio. Lei all�epoca più che trentenne, non particolarmente bella, però gradevole e in special modo simpatica, pronta alle battute, specialmente quelle con i doppi sensi, si era immediatamente inserita incastrandosi a meraviglia nell�ambiente come una di noi e alla svelta era sbocciata con me un�amicizia originale, speciale direi, che l�aveva spinta ad aprirsi e a confidarsi totalmente rivelandomi ben presto questioni molto personali. La sera, invero, io m�attardavo intenzionalmente tenendole compagnia, dialogando anche quando gli altri erano già andati via, e spesso le nostre conversazioni si concludevano cadendo immancabilmente sull�argomento della sessualità:�Più lo faccio, più mi piace farlo� - così aveva esordito lei una sera in maniera esuberante confidandomi argutamente la faccenda.�Ragionamento più che corretto� - avevo risposto io senza scompormi, lanciandole nel frattempo un�occhiata allusiva, carica e insinuante.Quella volta tutto però finì lì. Quella sera, invece, il suo ...
... temperamento non era quello di sempre, poiché qualcosa non andava nel verso giusto, probabilmente aveva avuto dei disguidi con il coniuge, allora io attesi il momento giusto per rimanere da solo con lei, poi affrontai di getto l�argomento:�Che cosa c�è mia bella giovane, per caso ostacoli, questioni e seccature di cuore?� - poiché io la chiamavo sempre così.�Macché beghe e inconvenienti di cuore, oserei dire sfortunatamente disfunzioni e intoppi di letto. Sai una cosa, quel pezzo di stronzo di mio marito racconta di continuo delle menzogne, mi dice che va in palestra dopo il lavoro, però gli esercizi li va a fare da qualche troia� - ribatté lei piuttosto adombrata, furibonda e risentita.Io non l�avevo mai sentita esprimersi in quei termini, era realmente esasperata e infuriata per la circostanza.�Ne sei sicura?� - ribattei io.�Certamente, lui s�assottiglia sempre di più, però io suppongo che questo non sia opera solamente della palestra, se osservassi il suo viso ti renderesti subito conto, dopo appena rientra a casa con me fa ancora tanto il geloso e il risentito�.�Tu in quel caso, se lui si comporta così, rendigli esattamente pane per focaccia� - le proposi io brillantemente.�Aspetta che mi capiti l�occasione, e vedrai come gliela faccio vedere io una volta per tutte�.�Io sono qua, che cosa vorresti di più?� - scherzai io buttando lì di getto la discussione, non immaginando neanche come sarebbe andata a finire.Lei appoggiò sbattendo esasperata e sdegnata sul ripiano da lavoro ...