1. Quel turno al refettorio


    Data: 24/01/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... nostri sguardi s�incontrarono. Io l�aiutai a rialzarsi e la baciai stringendola forte, lei fremeva un po� per l�eccitazione, forse anche per il timore che qualcuno potesse vederci, perché il locale in cui ci trovavamo, infatti, pur se al decimo piano del palazzo era dotato di ampi finestroni, era abbondantemente illuminato e si trovava in prossimità di altri fabbricati altrettanto rialzati, giacché non era escluso che qualcuno potesse notare la nostra intima attività.�Se &egrave vero, che la rappresaglia &egrave una pietanza che si consuma fredda, tu gli hai dato una bella riscaldata� - le mormorai io argutamente all�orecchio punzecchiandola oltremodo.�Questo &egrave soltanto l�antipasto, mio caro. Adesso sei tu che dovrai preparare il resto� - rispose lei ammiccando per la cocente attesa.Io le sbottonai la mantella lentamente, però prima di lasciarsela sfilare lei mi bloccò per un attimo la mano:�Che cosa ne dici se riduciamo la luminosità, spero che non ti rincresca, perché se ci &egrave andata alla grande sinora e nessuno ci ha notato, &egrave meglio non sfidare la buona sorte�.Io a quel punto spensi le luci, la sala rimase in penombra, rischiarata solamente dalla plafoniera della cucina, rendendoci così praticamente invisibili dall�esterno. Le sfilai finalmente la mantella, poiché sotto indossava soltanto un completino di cotone bianco che terminò ben presto anch�esso sul pavimento, le tastai quelle tette voluminose mordicchiandole, poi la feci sdraiare sopra un ripiano ...
    ... e iniziai a leccarla per bene, allargandole quella pelosissima e nera fica già abbondantemente impregnata facendo scivolare la lingua lungo la fenditura assaporando i suoi saporiti fluidi, picchiettando il clitoride con rapidi colpetti, per poi digradare fino alla stretta fessura, violandone l�entrata prima con una sola falange, in seguito con un dito intero, però senza mai smettere di leccarla. Lei mugolava apertamente di piacere, ben presto raggiunse l�orgasmo, mentre io osservavo estasiato il suo corpo, che veniva radicalmente attraversato da numerosi brividi che le scuotevano turbinosamente il corpo:�Sei bravo però con la lingua. Che cos�altro sai fare così bene?� - disse lei ansimando accalorata e invasata al presente più che mai.Da una piccola scodella di vetro io prelevai una porzioncina di burro, di quelle piccole per la colazione che si utilizzano solitamente negli alberghi già diventata piuttosto malleabile, dato che era fuori dal frigorifero:�Che intenzioni hai?� - chiese lei, con modo di fare allusivo e malizioso, anche se era evidente qual era il mio reale obiettivo.�Tu forse non ci crederai, eppure dovrò effettuare un ragionamento sulla parentela� - replicai io in modo quasi canzonatorio.La feci alzare dal tavolino facendola voltare spingendola un poco in modo tale da piegarsi in avanti, poi aprii il pacchetto di carta stagnola e con due dita distribuii il contenuto nel solco dei glutei perfezionando il lavoro con l�estremità del cazzo, che nel frattempo aveva ...