1. Quel turno al refettorio


    Data: 24/01/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... bruscamente le stoviglie da sciacquare, mi scrutò lanciandomi un pretesto demoniaco e risoluto, cosicché con un portamento fulmineo si sfilò le manopole di lattice, le scaraventò incollerita per terra e fece il giro della cucina. Io in quell�istante meditai che lei m�avrebbe ripagato restituendomi dei ceffoni per la mia gratuita sfacciataggine e per la mia inattesa insolenza, viceversa, si trattenne di fronte a me con la faccia a pochi centimetri dalla mia, rimase immobile per qualche istante, poi m�agguantò determinata con una mano dietro la nuca e m�infilò la lingua in bocca. In un primo periodo io restai insensibile, quasi inanimato, in seguito aderii ben presto con piacere a quello spasso riflettendo che ci saremmo concordati unicamente scambiandoci un essenziale e spontaneo bacio, corrisposto peraltro più per la rabbia che per il desiderio del momento. Io in quell�occasione la serrai per bene facendola aderire al mio corpo, il bacio tra di noi fu lungo e profondo, le nostre lingue s�intrecciarono cercandosi l�una con l�altra annodandosi ed esplorandosi, io in maniera distinta la sentii sfregarsi contro il mio ventre, visto che cominciava distintamente a reagire controbattendo opportunamente allo stimolo. Subito dopo feci scivolare una mano sulle chiappe e mi spinsi a esplorare il solco tra i glutei, sollevando il bordo laterale degli slip. Pure lei tuttavia non indugiò, percepii in modo nitido il suo tocco, per il fatto che sembrava volesse verificare adeguatamente di ...
    ... persona palpeggiandone la sodezza del cazzo, applicando nel frattempo delle energiche strizzate, appresso s�inginocchiò davanti a me e cominciò a slacciarmi le braghe:�Ascoltami Luisa, dimmi una cosa, sei realmente convinta della faccenda che stai mettendo in atto, vero?�.Lei come replica conclusiva, che fugava dissipando qualsiasi dubbio sgombrò d�improvviso ogni incertezza e con un gesto netto estrasse il cazzo dalla sua prigionia e senza nessuna titubanza se lo accaparrò interamente in bocca, introducendolo quasi tutto fino alla base. Si fermò un attimo, poi proseguì ulteriormente arrivando a sfiorare i peli del pube con il naso, quindi risalì lentamente socchiudendo gli occhi per poi ridiscendere stringendo quanto più possibile le labbra. Lei continuava rincarando gradualmente la cadenza con una veemenza pressappoco furente, a tal punto avida e cupida, visto che per un baleno sospettai che intendesse strapparmelo con i denti. Io non perseverai sennonché per molto tempo, benché lottando e cercando di resistere opponendomi, sentendo l�approssimarsi del momento culminante, lei accompagnò abilmente la sua azione con un repentino spostamento della mano ben salda sul mio cazzo. Io in quell�attimo le sborrai gustosamente in bocca gemendo, svuotandomi con un violento fiotto che presumo le frustò il palato, lei s�affrettò a ingoiare golosamente, poi lasciò che il cazzo perdesse parte della sua rigidità, mentre lo teneva ancora tra le labbra semiaperte, in seguito alzò gli occhi e i ...