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Quel turno al refettorio
Data: 24/01/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999
... ripreso il suo naturale vigore:�Io non l�avevo in nessun caso concesso a nessuno: ti prego, fa� almeno adagio� - mi riferì lei timorosamente, prima che potessi iniziare la penetrazione.Per facilitarmi l�operazione lei s�allargò previdentemente le natiche con le mani mostrando il forellino inviolato spalmato di burro, io appoggiai adagio la cappella tenendo saldamente il cazzo e spinsi con cautela fino a farlo sparire nell�orifizio:�Tutto bene?� - chiesi io in modo bonario.�Finora tutto a posto, mi raccomando però, fa� con cautela�.Una volta rassicurata nel migliore dei modi, io l�afferrai per i fianchi e cominciai a spingere di nuovo lentamente, però senza fermarmi. Il burro aveva reso tutto più lineare e più semplice del previsto, così in breve tempo mi ritrovai completamente dentro di lei. Il contatto era massimo, mi resi ben conto che era alla sua prima esperienza di quel genere, tuttavia ero deciso a fargliela apprezzare esaltandola al massimo. Non era mai stato facile farmi concedere il secondo canale dalle donne che avevo avuto in precedenza, in qualche caso loro si erano categoricamente rifiutate negandosi, avvalorando e ripetendo che quell�atto in conclusione era solamente roba da puttane. Questa volta, per mia fortuna, le cose andarono diversamente, io m�accostai con prudenza lasciando entrare dentro solamente la cappella, quindi invertii la marcia immergendomi di nuovo del tutto iniziando a dare affondi sempre più marcati. Nello stesso momento la toccai ...
... delicatamente nella parte bassa della pancia, cercando di raggiungere il suo bottoncino magico, senza però smettere di muovermi dentro: lei sembrava apprezzare gradendo il trattamento, a tal punto cominciò a dire oscenità, porcherie e sconcezze inusuali del tipo:�Sì, dai, rompimelo per bene, avanti così, spaccami il culo, che meraviglia, non fermarti, che cosa mi sono persa finora, fammelo sentire tutto quel bel cazzo� - espressioni che sinceramente mai avrei immaginato di sentire fuoriuscire dalla sua bocca.La sua mano sostituì la mia nel solleticarsi, cosicché l�afferrai di nuovo saldamente per i fianchi lavorandomela al meglio con colpi sempre più profondi e rapidi finché lei sbraitò:�Sto venendo, eccomi, sto venendo, Dio che meraviglia, sì così, dai non fermarti� - urlò lei come impazzita sragionando dal piacere provato, a quel punto io accelerai ulteriormente il ritmo finché non venne, rimanendo squassata e tramortita da quell�insperata batosta cagionata dall�acme di quel naturale piacere che la fece trepidare tutta.Ancora qualche spinta e sborrai infine pure io, con un�intensità tale e con una profondità raramente provata. Lentamente glielo estrassi, mentre il cazzo perdeva consistenza notando come dal forellino dilatato colavano tracce del seme che avevo riversato dentro di lei. Rapidamente lei si girò, in quanto era già paonazza in volto e con un�aria di chi non ne ha avuto ancora abbastanza, s�inginocchiò di nuovo di fronte prendendomelo nuovamente in bocca e tentando ...