1. 204 . La giovane Maria dilaniata dal boscaiolo


    Data: 28/01/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Lesbo Dominazione / BDSM Gay / Bisex Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... stretta-stretta, mi divincolai e rimasi con la bocca aperta a guardare il mio genitore, rammento che la sua inattesa presenza mi lasciò basita, sorpresa ed immota. Lui mi venne vicino, mentre il mio spasimante, prudentemente e vigliaccamente si allontanava da me, mi guardò dritta negli occhi e mi disse:�Ci vediamo stasera e facciamo i conti. Adesso sparisci e torna a casa!�Impaurita e preoccupata, coda fra le gambe, tornai alla magione. Attesi mio padre con grande trepidazione. La sera però non successe nulla di particolare, mi disse poche parole ��Lascia stare quelle cose, sei ancora bambina, non è ancora ora. Poi � Remigio, tu che sei così bella, lascialo perdere non fa per te ��Gli risposi che non l�avrei fatto mai più e lui sorrise da sotto i baffi e se ne andò.Allora il mio babbo era un burbero buono e ancora mi amava come una figlia, normalmente, senza secondi lubrici fini.Mentre ero immersa nei miei pensieri non mi accorsi che da quel sentiero da dove in tempi ormai remoti era spuntato mio padre erano arrivati quattro o cinque ragazzi. Sui diciotto, forse diciannove anni. Parlavano a voce alta e mi passarono davanti proseguendo oltre. Li sentii ridere e udii chiaramente solo due parole:�Bella figa!!�Poi ancora risate sguaiate. Li vidi infilarsi nella mulattiera scoscesa che scendeva verso la fonte. Attesi qualche istante ed anch�io mi incamminai in quella stessa direzione. Incrociai sulla mia destra il sentiero che accorciava il tragitto e che quando ero bambina un ...
    ... paio di volte percorsi. Talmente era ripido che non si riusciva a scendere rimanendo in piedi, ma si doveva scivolare con il sedere sul terreno, una decina di metri e si atterrava sullo spiazzo sottostante. Visto che l�età dell�incoscienza non ce l�avevo più proseguii per la mulattiera principale e scesi facendo attenzione a non scivolare, più avanti sempre sulla mia destra vi era un dirupo piuttosto inquietante. Persi e recuperai l�equilibrio alcune volte ed infine curvai a gomito sulla destra e percorsi gli ultimi metri. Il piccolo spiazzo era quasi interamente occupato dai giovani di poco prima.Chiesi permesso e mi apprestai al tubo metallico che erogava liberamente ettolitri di acqua gelida.Tirai fuori dallo zainetto la borraccia che mi ero portata e la infilai sotto al potente getto. In una frazione di secondo la fiaschetta fu piena, bevvi alcuni sorsi e ne gustai il sapore. La riempii nuovamente e poi chiedendo ancora scusa all�allegra compagnia cominciai faticosamente a risalire sul sentiero. La stessa voce di prima ridacchiando disse:�Minchia che culo!!!�Non mi voltai ma sentii, sul fondo sconnesso, lo scalpiccio dei loro passi dietro di me; all�improvviso una mano mi si posò sul deretano. In collera mi voltai e gli dissi:�Ma chi ti credi di essere??? Non ti permettere mai più capito???�Scoppiarono a ridere tutti e cinque all�unisono ��Non vuoi giocare un po� con noi?? Una bella figa come te che ci fa qui da sola???��Andatevene subito, lasciatemi stare!!!�Incuranti delle ...
«1...345...15»