1. 204 . La giovane Maria dilaniata dal boscaiolo


    Data: 28/01/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Lesbo Dominazione / BDSM Gay / Bisex Autore: ombrachecammina

    ... ma Michela � insomma � non l�ho mai vista ��Mi guardò negli occhi con un�espressione che significava l�esatto contrario di quanto aveva appena affermato. Mentre parlava guardava me e con fare indifferente si ispezionava il pacco con la mano. Il bastardo voleva farmi capire che mi conosceva benissimo, profondamente oserei dire!Bevve il suo liquore ed il babbo ne versò nuovamente un bicchierino a testa, compresa Maria, che di solito era astemia.Raffaele lo bevve tutto d�un fiato e anch�io, tanto per farmi coraggio, lo ingurgitai in un sol colpo.�Raffaele fammi un favore, vai giù nella dispensa e prendine un�altra bottiglia che questa è finita ��Mio marito, che venerava suo suocero, si alzò di buon grado e scese la scala. Il buon Giovanni, si alzò dalla sua poltrona e si sedette vicino a me nel posto che poco prima era di Raffaele. ��Mi siedo qui perché voglio conoscere tua figlia.�Poi rivolgendosi a me �� Come hai detto che ti chiami?��Mi chiamo Michela � eeehhhmmmm � signor �. Giovanni �..��Lascia stare il �signor� chiamami Giovanni e basta. Tuo padre e io ci conosciamo ormai da circa diecianni ���Già, giusti gli anni che io manco da casa ��La sua mano mi sfiorava la coscia, lo faceva senza farsene accorgere, ma la mossa era sicuramente intenzionale. Vidi tornare Raffaele con la bottiglia in mano ed allora Giovanni fece il gesto di alzarsi per lasciargli il posto. Mio marito, forse per educazione, gli disse ��Stia, stia pure, mi siedo qui in poltrona ���Ok, ok, era solo per ...
    ... meglio conoscere la figlia del mio amico che non ho mai avuto il piacere di frequentare.�Si rimise comodo e appoggiò un braccio sulla mia spalla, la sua mano pendeva verso il basso e i polpastrelli mi sfioravano il capezzolo della tetta sinistra. Mio padre versò ancora grappa e ancora tutti quanti ci preoccupammo di bere senza problemi. Maria intanto, non trovando posto a sedere si mise seduta sulle ginocchia di papà. Pensai alla paglia vicina al fuoco. Difatti il babbo l�abbracciò da dietro ed incrociò le dita delle mani sul basso ventre di mia sorella. Il porco ne approfittava anche in presenza di estranei.Mio marito seduto davanti a me sembrava in coma profondo, gli si chiudevano gli occhi ed il suo sguardo era parecchio annebbiato. Giovanni chiese educatamente se si poteva togliere la giacca perché aveva caldo.Papà naturalmente accondiscese e lui si alzò si sfilò la giacca e se la mise sulle gambe � Poi, mi chiese ��Vuoi coprirti anche tu, mi sa che con le gambe così nude avrai sicuramente freddo ��Non attese nemmeno la mia risposta e mi sistemò per bene la sua enorme giacca sulle mie gambe e pure sulle sue. Non trascorse nemmeno un minuto che la sua mano, da sotto la giacca si insinuò fra le mie cosce.Tentai di spingergli via la mano ma lui si girò verso di me e, con un falso sorriso stampato sul viso, mi sussurrò ��Non fare la difficile se no racconto tutto a tuo marito e anche a tuo padre ��Gli lasciai la mano e lui risalì verso la mia figa. Un dito suo, grosso come tre ...
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