204 . La giovane Maria dilaniata dal boscaiolo
Data: 28/01/2020,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Lesbo
Dominazione / BDSM
Gay / Bisex
Autore: ombrachecammina
... chi meno, ma tutte, lesbiche a parte, amiamo il cazzo, lo desideriamo dentro di noi, esso è fonte di felicità. Il cazzo è come il manico per la tazzina, il bastone per la pala, il vangelo per una suora. Ci è indispensabile. Tutte quante noi femmine, quando ci chiedono se ci piace il cazzo quasi sempre diciamo che ne possiamo tranquillamente fare a meno. Non c�è cosa più falsa al mondo. Tu sei pura, sei sincera, non ti nascondi dietro alle falsità ed alle ipocrisie. Vivi la tua vita, ama chi vuoi e quante volte vuoi, non farti problemi mai, l�importante che tu sia felice e soddisfatta di quello che fai. Capito?��Credo di si, in poche parole le altre mi raccontano un sacco di balle ���Brava, esatto, proprio così ��Uscimmo dal bagno e vidi che Maria, dopo quel lungo discorso, sembrava essersi rinfrancata alquanto.Bene, forse ero riuscita a rimediare a tante mie mancanze passate, lo speravo proprio per lei e in fondo anche per me.A pranzo, ci ritrovammo tutti e quattro e parlammo a lungo di quei luoghi che mi avevano vista bambina, ai quali ero rimasta molto affezionata e che per me erano indimenticabili. Dopo pranzo mio marito e io ce ne andammo a dormire mentre mio padre e Maria se ne andarono nella stalla a pulire e a distribuire il foraggio al bestiame.La serata trascorse tranquilla e il giorno dopo ci svegliammo con un tempo decisamente autunnale. Era normale da quelle parti il succedersi, anche nella bella stagione come quella che stavamo vivendo, di giornate colme di sole ...
... e gioiosamente primaverili con altre uggiose e caratterizzate da nebbie e lievi piogge che parevano nebulizzarsi nell�aria rendendo tutto il panorama triste e soporifero.Restammo in casa a giocare a carte e a guardare la tv. Pranzammo con polenta, salsiccia e gorgonzola.Ingurgitammo un paio di litri di Barbera e poi, con il ventre colmo quasi al punto di scoppiare, ci adagiammo sul divano ed in breve ci assopimmo tutti e quattro.La sera fu invece molto differente.Erano le dieci di sera, sentimmo bussare alla porta, mio padre andò ad aprire e lo sentimmo parlare con qualcuno, poi ridere ad alta voce, quindi lui rientrò in casa seguito da un uomo, quell�uomo, colui che il giorno prima mi aveva presa e posseduta con quel suo gigantesco membro ��Ragazzi, vi presento il mio amico Giovanni, lui fa il boscaiolo � Vieni, vieni avanti �.. Prendi il caffè? Un liquorino???�Giovanni salutò e strinse la mano a tutti, anche a me, presentandosi compitamente. Mio padre lo invitò ad accomodarsi su una poltrona e si premurò di offrirgli un bicchierino di buona grappa. Sentivo le gote del mio viso in fiamme, ero imbarazzata, stavo con gli occhi bassi, il capo chino, guardavo il pavimento con molta attenzione. Lui, parlando con mio padre, disse ��Che bella famigliola e che belle figlie che hai!��Eh si, solo Maria, che tu già conosci vive con me. Michela e suo marito sono ospiti temporanei, fra qualche giorno torneranno in città e al loro lavoro ���Si, si Maria la conosco ormai da qualche anno, ...