1. TUTTO PER I MIEI BAMBINI


    Data: 31/01/2020, Categorie: Incesti Autore: chiodino

    ... meglio e perchè voglio almeno provare a capire. Il mattino dopo, in cucina sorseggio il mio te. Ci sono un mucchio di cose che non capisco. Alla loro età penso sia normale avere qualche amorazzo, baciare qualche ragazza, ma essere ossessionati per non averne mai vista una nuda, per non aver baciato od anche solo abbracciata una compagna mi sembra illogico, eccessivo. Il dottore non c'è. Tolgo dal fornetto le brioches, e verso il te anche per loro. Lo porto in camera, so già che li troverò svegli.Ed è così. Sono entrambi svegli, anzi penso di aver interrotto qualcosa, no, niente di quello.. stavano solo parlando. Mi fissano, ancora timorosi, si vergognano di certo. Ma è così grave? Non capiscono. E' così grave, proseguo allora, non aver mai avuto una ragazza? Non averla mai vista...esito, poco vestita, non averla mai accarezzata? Arrossiscono, abbassano il capo. Si, capisco, o meglio non capisco, ma a loro sembra tremendo, anzi tragico...Vedo che hanno pianto, sono disperati. Ero più giovane di loro...con Claudio, mentre slacciava i bottoni della mia camicetta lilla; non era la prima volta ma ero certa che quel giorno non si sarebbe fermato. Non volevo si fermasse, dentro di me l'avevo deciso senza però dirglielo ovviamente. Non si è fermato. Dopo, mentre mi stringevo a lui, pur pensando che non era stata poi quella gran cosa, ero certa di amarlo, che ci saremmo sposati. Qualche anno dopo, finito il liceo, ci siamo sposati e sono nati i gemelli. Non avevamo usato precauzioni ...
    ... quella prima volta e per giorni ero rimasta terrorizzata all'idea di dover dire a mia madre che aspettavo un bambino, ma a tempo debito vidi che non ero incinta. Una dolcezza infinita mi prende unita alla altrettanto profonda tristezza di sempre quando penso a lui, per anni mio amante, per pochi mesi mio marito, il loro papà, l'unico uomo della mia vita. Ed ora ancora una decisione improvvisa, so cosa fare anche se solo l'idea mi fa accapponare la pelle e venir voglia di scappare. So cosa devo fare e lo farò. Con naturalezza, senza remore, slaccio i primi bottoni della camicetta e sorrido, un sorriso ovviamente falso e bugiardo, ma sono così giovani, sarà facile ingannarli. Se serve, perchè no. Vieni Arturo, e quando, esitante lui si avvicina, anche tu Franco. Ho la testa leggera come fossi ubriaca anche se non so cosa voglia dire essere ubriaca, mai successo. Aiutatemi. Devo renderli partecipi, complici, devo vincere la loro timidezza, la loro ritrosia. Non posso e non voglio pagar loro una puttana, ma, perdio ci sono io. Vi ho partorito, penso, che male c'è? Non vado oltre e sempre sorridendo li incito. Pian piano e con piacere vedo la loro incredulità e titubanza prima ingigantire per poi retrocedere, non scomparire ma... e, le loro dita farsi meno incapaci e titubanti, la curiosità vincere la vergogna ed ogni timidezza. Io mi sento un verme, vorrei sprofondare, mi scappa la pipì ma sono appena stata in bagno. Devo andare avanti, devo. Ormai la camicia è stata raggiunta a ...
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