1. Giorgio e samantha


    Data: 31/01/2020, Categorie: Trans Autore: iosodoma

    ... hanno assegnato a lei e lei mi mostra la chiave numero 69. La guardo e sorrido, “Siamo vicini e poi tu hai un numero che è tutto un programma” lei sembra in imbarazzo, si mordicchia il labbro ma poi il suo volto si apre al sorriso “Sei un maiale ma spiritoso”. Arriviamo alle stanze sono appartante e una di fronte all’altra lei apre la porta ed io mi avvicino, spero in un invito le cose sembrano essere favorevoli, almeno un bacio invece lei mi dice che è stanca e vuole dormire, mi lascia con l’amaro in bocca e chiude la porta dopo che ci siamo dati appuntamento per le nove a colazione. Una volta in camera sistemo le mie cose, mi spoglio e faccio una doccia fredda ne ho bisogno perché ripensando a lei vicino a me l’eccitazione non riesce a calmarsi, mi sdraio nudo sul letto e immagino anche lei nuda sul letto, non riesco a togliermela dalla testa, è sola, ma potrebbe avere già un amico al villaggio, che faccio ci provo? mi addormento con il pensiero di lei in capo.
    
    Una volta in camera sistemo le mie cose, mi spoglio e faccio una doccia fredda ne ho bisogno perché ripensando a lei vicino a me l’eccitazione non riesce a calmarsi, mi sdraio nudo sul letto e immagino anche lei nuda sul letto, non riesco a togliermela dalla testa, è sola, ma potrebbe avere già un amico al villaggio, che faccio ci provo? mi addormento con il pensiero di lei in capo. Mi sveglio presto dopo un sonno agitato, indosso un paio di calzoncini, scarpe da ginnastica e vado a correre sulla spiaggia, devo ...
    ... sfogare in qualche modo le mie forze. Al ritorno passo alla reception e chiedo se si può affittare un’auto, mi assegnano un piccolo fuoristrada Suzuki in formato campagnola. Faccio una doccia, cerco di sentire se è ancora in camera, non sento nulla e mi reco ala ristorante, lei è già impegnata in una abbondante colazione, la prendo di sorpresa posandole le mani sulle spalle, mormorandole un saluto vicino l’orecchio, lei sussulta, si volta e mi sorride facendomi cenno di sedere con lei. Prendo anch’io una colazione abbondante e mi siedo davanti a lei, mentre mangiamo le chiedo se ha programmi per la giornata, mi dice che non ha ancora pensato a nulla allora le chiedo se vuole venire a fare un giro con me, ho affittato un’auto. Accetta entusiasta, e mi dice che va a cambiarsi, la guardo andar via e non posso evitare che il mio sguardo si posi sul bel culetto che riempie i pantaloni della tuta. Torna, indossa una gonna ampia e una camicetta sorrido pensando che vuole apparire una giovane esploratrice. Sale in macchina e nel salire la gonna si apre lasciandomi intraveder le lunghe gambe bianche. Mentre guido la guardo, ha indossato un cappellino con la visiera mi sembra più distesa e più spontanea del giorno prima. La porta nel paese più vicino, parcheggio sotto una palma da un lato della strada, le mostro i negozietti, i bar, e la grotta che la sera si riempie di gente che beve e si diverte. Siamo dentro il paese, cerco la sua mano, sembra indecisa ma poi lascia che la stringa e ...
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