1. Valeria


    Data: 06/02/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Gianni_Doe, Fonte: RaccontiMilu

    ... sue indicazioni. Intorno il buio totale mi faceva pensare ad un viaggio fuori dalla realtà. La sua mano sui calzoni ormai si era ridotta al suo palmo, che roteava sulla punta con una pressione gentile. Mi faceva impazzire. Quando muovevo il bacino rallentava, per tenermi vivo senza spingere troppo in avanti. "Tra poco vedrai le indicazioni di un grande parcheggio vicino ad una stazione di servizio molto grande... entra lì, staremo tranquillissimi!". Ed infatti dopo qualche minuto scorsi le luci al neon enormi che illuminavano l'ingresso di un piazzale molto grande prima di una stazione di servizio. "Qui Valeria?" domandai a bassa voce. "Sì tesoro di zia, sì... gira qui... - e mentre la macchina entrava proseguì - vai in fondo, dove vedi quei camion". Ce n'erano due parhceggiati a buona distanza. "Mettiti in mezzo a loro così ci stiamo pure nascosti. Proseguendo senza fare un fiato ma con mille domande che mi vorticavano in testa vidi due utilitarie parcheggiate un po al lato. Non ci feci caso. Mi dissi che era normale farsi compagnia quando si deve dormire... ci si sente più protetti.Quando fummo in posizione tra i due camion, lei si sbottonò la camicetta e mi saltò letteralmente addosso mentre ancora mi stavo liberando della cintura. La lasciai fare sentendo la cinghia di sicurezza che scorreva sulla camicia. Mi ritrovai la sua lingua in bocca in men che non si dica, mentre sentivo la sua gonna salire particamente da sola al solo struscio dei vestiti e sentivo la pelle ...
    ... calda del suo seno sulle mani. Istintivamente le cercai il culo, le scoprii il di dietro mettendo a nudo quel capolavoro incorniciato dal perizoma. "Bravo nipotino mio, bravo... ora ci divertiamo!" e sentii le sue mani che mi liberavano dalla cintura e dai boxer. Aveva preso pieno possesso dl mio uccello che urlava e pulsava di piacere. Iniziò una sega lentissima. Lo massaggiava come piaceva a me. Su e giù con lentezza studiata e con la giusta pressione. Godevo, godevo già. Le presi la testa e mi lasciò fare questa volta. Le spinsi la nuca in basso perch&egrave mi accogliesse nella sua bocca divina. La sentii inumidirmi la cappella, la sentii scendere con le labbra a continuare la masturbazione che mi stava facendo. La sentii cercare la posizione migliore. Mi succhiava con una passione che non conoscevo. Era indiavolata. Lo faceva scendere negli anfratti che meno conoscevo, lo teneva fermo e poi risaliva a prendere aria. Lo chiamano deepthroat... e lei lo stava facendo magistralmente. Non pensavo a nulla. Il rumore della suzione che sempre avevo desiderato mi riempiva le orecchie. Distintamente un altro suono si fece chiaro: quello della portiera del camion che ci stava a fianco. Sentì che entravo in un normale allarme. Cominciai a guardarmi attorno mentre recuperavo la dovuta presenza a me stesso. Una figura maschile si parò dal finestrino del passeggero. Discreta prese a sbirciare nella macchina. "Cazzo, oh fermati ci sta un guardone..." mentre cercavo di liberarmi dal peso di ...
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