1. 147 - Mamma Erica, sua figlia Ambra e il fidanzato brasiliano


    Data: 07/02/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Lesbo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... più o meno l�età dei figli miei. Oddioo, meglio se mi chiudo dieci minuti in camera mia, lontana dalla tentazione!! Mi alzai in piedi ma lui uscì proprio in quel momento dal bagno, il lato porco di me fece si che i miei occhi si posassero ancora sul suo animale, non era più come prima ma si indovinava ancora chiaramente la forma cilindrica di tanto ben di Dio!! Mi sentivo il viso avvampare, balbettati che faceva molto caldo per essere a metà Giugno, lui guardò l�orologio e poi mi disse��..�Abbiamo qualche ora di tempo sai???��Per fare cosa???��Per fare ciò che desideriamo tutti e due!!�Tentai di prendere una posizione decisa���Ma cosa stai dicendo, non capisco le tue allusioni!!��Erica, mamma Erica, le capisci benissimo le mie allusioni, tu vuoi me e io voglio te�.��Ma sei matto, io, ecco, non voglio proprio niente!!!�Eravamo entrambi in piedi, lui vicinissimo a me, con i tacchi ero alla stessa sua altezza, le sue mani si posarono sui miei fianchi, timidamente tentai di ribellarmi, sentii le sue morbide e spesse labbra sulle mie, posai le mie mani sul suo torace e finsi di volerlo spingere via, mi strinse a se, sentii la sua virilità contro il mio ventre, aderii a lui come una sanguisuga, mi abbassò le spalline del vestito, me lo arrotolò verso il basso, io lo aiutai abbassando le braccia, lo sforzò ancora oltre i fianchi e quindi mi accorsi che si trovava per terra attorno alle mie scarpe con il tacco. La sua bocca si incollò a ventosa sui miei capezzoli, lui ...
    ... sospirò��..�Ummhh che belle aureole scure che hai, sembrano quasi neree����Ale, ti prego smettiamola, non va bene quello che stiamo facendo, non va� be�neee�..�Lui mi succhiava con quelle labbra fantastiche i capezzoli, me li leccava, mentre la sua mano destra mi massaggiava la figa fradicia da sopra le culotte.Si abbassò accucciandosi davanti a me, mi fece poi scivolare le mutandine fino a farle arrivare a raggiungere il vestito. Io scesi dalle scarpe e mi liberai con un calcio degli indumenti ammucchiati alle caviglie, poi lo guardai dal basso verso l�alto, gli sfilai la maglietta e quindi fui abilissima ad aprirgli i jeans. Sotto aveva dei boxer rossi, con la scritta �uomo� che percorreva ad intervalli il largo elastico superiore. Tirai in avanti e gli liberai il cazzo. Beh, il cazzo è un termine che non è attinente alla realtà. Con quella parola si intende di solito un membro maschile di una ventina di centimetri largo all�incirca come un kiwi.Il pistolone del giovanotto era lungo attorno ai ventisei, forse ventisette centimetri e largo come una lattina della Coca Cola!!! Rimasi lì inginocchiata davanti al totem come ci stanno gli indiani Sioux davanti alla loro divinità, ovvero in adorazione. Se lo prese in mano e me lo batté a mo di randello sulla bocca��..�Prendimelo in bocca, dai succhiami il cazzo!!!�Intontita da tanta potenza, obbedii e glielo presi in mano, solo lo stringerlo mi dava sensazioni di piacere, sentivo chiaramente la figa allagarsi copiosamente. Glielo presi in bocca, ...
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