1. Odette: oui je suis putaine, 2a parte


    Data: 09/02/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: sexitraumer

    La camminata della bionda donnina, sebbene in pratici abiti maschili, richiese un paio d’ore, ed un paio di soste sotto un ulivo per riposarsi ed urinare. La notte era limpida e di tanto in tanto la ragazza riuscì a scorgere degli occhi in fosforescenza; non erano gatti selvatici, probabilmente qualche volpe che dovette ritenerla qualcosa di non tanto commestibile. Odette tuttavia non temeva qualche prudente volpe, che in presenza di esseri umani si teneva a debita non letal distanza, quanto un più incosciente lupo. Nella sua mente si faceva coraggio pensando che il lupo sarebbe rimasto uno, mentre quell’animale aveva l’abitudine di attaccare in branco: per quanto rapida col pistolotto, sempre due erano i colpi sparabili, e certo non si poteva ricaricare in rapida successione. Figuriamoci se uno, due, tre, o sette lupi ti davano il tempo di ricaricare tra polvere, piombo, stoppino e puntamento…si limitava a rimuovere il pensiero, ed in fondo era in cammino da più di un’ora, ed incontri spiacevoli non ce n’erano stati. All’improvviso:
    
    “Swaaaaaaaaaaaaaaaaasshhhhh ! Mieoooooooowwww, miaooooooooooooo !”
    
    “Swkitchch, smuuuuushhhhh, miaaaaaaaaaaaaaauuu, mieowwwwwww !”
    
    “BANG !”
    
    Due gatti, non addomesticati, le avevano attraversato la strada tagliandogliela a meno d’un metro avanti a lei, che d’istinto estrasse il pistolotto da dietro la schiena, e sparò in direzione dei rumori. Rendendosi conto di aver buttato un prezioso colpo, calmandosi imprecò, accorgendosi poi di ...
    ... averla mancata quella coppia di gatti in accapiglio. Scalciò in avanti per cacciarli, poi riprese il cammino. Ancora non sapeva a che distanza fosse dal paese; il sentiero lo aveva scelto a caso, secondo il proprio istinto. La mappa fornitale da Turgay era di quelle commerciali, che si vendevano al mercato all’aperto, dai pittori e disegnatori a tempo perso, e per quel che ne poteva sapere lei, era tutt’altro che precisa. Probabilmente era stata copiata e dipinta dal venditore, e se questi aveva copiato una carta militare era un conto; se era una mappa di quelle in uso ai mercanti veneti, od ai navigatori arabi poteva fidarsi abbastanza; se invece la carta originale era stata compilata in base ad indicazioni verbali…meglio non pensarci. Non era tuttavia il caso di essere pessimisti; entro un’oretta avrebbe albeggiato in ogni caso.
    
    Turgay le aveva detto di restare sempre entro i sentieri interpoderali, poiché alcuni signori feudali con gli intrusi, specie se notturni, sorpresi nei loro fondi rustici avevano il vizietto di applicare comminandola di persona dell’alta giustizia definitiva; in altre parole di far impiccare dalla loro soldataglia o financo dai loro contadini i ladri, gli sbandati, ed i viandanti imbalorditi dalla miseria; cosa avrebbero fatto ad una donnina sola di venticinque anni, vestita da uomo, e per di più armata di un pistolotto due colpi…l’abbigliamento della moglie di un pirata, o del suo equivalente terrestre, un brigante. Camminando tormentata da zanzare ...
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