1. Il modello


    Data: 13/11/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: chiccoge, Fonte: EroticiRacconti

    ... quadro di altro genere perché il ragazzo era davvero molto ben fornito! Gli dissi che gli avrei fatto sapere, lo feci rivestire e lo congedai... Dopo di lui fu la volta di due ragazzi che venivano da Civitavecchia. Erano amici (si vedeva!) e chiesero se potevano essere esaminati insieme, perchè avevano il treno per tornare che partiva dopo un’ora. Entrarono nello studio e si spogliarono senza che nemmeno lo chiedessi. Ciò che mi colpì era il modo in cui si spogliavano a vicenda: ognuno aveva tolto le scarpe all’altro e si toglievano reciprocamente magliette e jeans. Quando furono in slip si rassettarono a vicenda i capelli e poi si misero uno di fianco all’altro aspettando che dessi l’ordine di denudarsi completamente. Al mio cenno si tolsero l’un l’altro le mutandine e, cosa stranissima, ciascuno sistemò il pene dell’altro perché facesse bella figura e non restasse schiacciato dagli indumenti che lo avevano contenuto. Poi si sorrisero e si lasciarono guardare; erano davvero belli, entrambi avevano capelli castani e corti e begli occhi scuri, sorridevano molto ed erano simpatici; quando ad uno dei due si ritrasse un pochino la pelle del prepuzio lasciando intravvedere il roseo glande, l’altro subito, ridendo, disse: “Che fai?” e con la mano gli risistemò la cappella nel prepuzio! Erano davvero carini e simpatici ma credo che avessero frainteso lo scopo per cui li avevo cercati…dissi loro di rivestirsi in fretta e di correre a prendere il treno! Molto sexy, ma non tipi ...
    ... fini…e poi mi sa che volessero posare solo in coppia! Il quarto era un ragazzo molto magro, con gli occhiali. Entrò nello studio e mi chiese di spogliarsi dietro il paravento, come si usa nelle scuole. Gli indicai dove si trovava e aspettai che si spogliasse ed uscisse. Gli si contavano tutte le ossa! Gli dissi che sarebbe stato più adatto ad uno studio di anatomia e che forse potevano avere bisogno di lui al liceo artistico, ma non era il tipo di bellezza che faceva al caso mio (fra l’altro aveva un pene piccolo e tutto nascosto dai peli folti e neri). Il quinto, un bel ragazzotto tarchiato, quando fu nello studio, invitato a spogliarsi disse che non ne aveva nessuna intenzione, che mai e poi mai avrebbe posato nudo; gli chiesi cosa era venuto a fare e lui rispose che non aveva capito, che pensava di dover fare un altro lavoro e se ne andò quasi senza salutare! Il sesto era un ragazzo stupendo! Aveva un meraviglioso sorriso e due occhi castani intensi e profondi, il corpo magro, slanciato e ben tornito, una muscolatura sobria ed elegante, un portamento da dio greco, lo sguardo fiero e allo stesso tempo modesto: mi colpì subito per il fascino e per la bellezza; non c’era particolare che non andasse bene in quel corpo! Si spogliò e si avvicinò alla luce del finestrone, guardò fuori con uno sguardo altero;gli chiesi come si chiamasse e di dove fosse. ”Riccardo, di Roma…e ho ventun anni.” rispose; e anche la sua voce era quanto di più bello e dolce avessi mai udito! Aveva ancora ...
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