1. Ruspante È meglio


    Data: 13/02/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... natica con la sua grossa mano. Incurante del fatto che sono sudato ma anche lui non è da meno, anzi il suo sudore è più pungente: ha un qualcosa di selvatico. Perdo la testa. Mi sento come un pupazzo tra le sue mani. Ha una forza che potrebbe stritolarmi in un secondo ma, invece, è delicato, dolce, come se avesse paura di farmi male.
    
    Mi prende per mano e mi porta accanto al recinto dei maiali, dove una grande quercia frondosa fa ombra. Riprende a baciarmi, mi prende la mano e la porta sul suo pacco. Sotto il tessuto dei pantaloni sento una sbarra durissima. La tasto, la stringo, sento il mio buchino che freme alla sola idea di averlo dentro.
    
    Mi mette una mano sulla testa e mi fa piegare le gambe fino ad averla all’altezza del suo membro. Lentamente si slaccia la cintura, il bottone, si abbassa la lampo e si cala contemporaneamente pantaloni e mutande. Una dura sferzata di cazzo mi arriva sul viso, col suo particolare odore di sudore, di piscio, di sesso, di maschio. Non ci penso due volte e mi lascio andare. Ne imbocco la cappella con le labbra, la slinguo un po’. Alzo lo sguardo verso di lui e faccio scivolare l’intero cazzo nella mia bocca. Mi fermo a metà. Lui comincia a fremere. Vado più giù, sempre più giù fino ad affondare il naso nel pelo. Gli strappo un gemito. Vuol dire che gli piace. Riprendo fiato e lo riaffondo, sempre più velocemente. Lui geme, grufola come i maiali lì vicino.
    
    “Ahhh… Siii… Siii…”.
    
    Mi do da fare con sempre più trasporto. Mi piace. Mi ...
    ... piace da impazzire. Anche far godere un maschio così mi fa impazzire.
    
    Non resiste. Chissà da quanto non scopa. “Scusami, non ce la faccio più”. Mi prende la testa tra le mani e comincia a scoparmela, a volte fino in fondo alla gola ed a volte solo nella bocca, finché, con un rantolo fortissimo spara scariche di sborra a ripetizione che io faccio il possibile per ingoiare. Non voglio perderne niente ma un rivolo mi scende da un lato della bocca. Ha finito. Mi affretto, con un dito, a raccogliere quello che è uscito e me lo succhio. Mi guarda tra lo stranito e lo svuotato, ma il cazzo sembra non esserglisi ammosciato nemmeno di poco.
    
    “Cazzo… Che pompino!... Non mi aspettavo proprio che fossi così bravo, con questa faccia da angioletto che hai” e mi passa una mano tra i capelli. Glielo prendo in mano e forse mostro incredulità nel vederlo ancora così rigido. “Tesoro, te l’ho detto che è tanto che non scopo e tu mi piaci proprio”.
    
    “Forse… vuole ancora…”
    
    “Certo che voglio ancora. Te l’ho detto. Voglio aprirti il culo. Ti va?”.
    
    “Ho un po’ paura… Sa… E’ così grosso…”
    
    “Farò piano. Dai girati, appoggiati al muretto”. Mi sono girato e lui mi ha calato i pantaloncini leggeri e le mutande. “Accidenti, che bel culetto! Mmmm” e me lo ha tastato tutto con le sue manone, ha accarezzato la leggera peluria che lo ricopre. Ha poi infilato i pollici nel solco e me lo ha aperto, mettendo in mostra la rosellina. Si è chinato e me l’ha slinguata tutta per insalivarla. La barba non ...
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