1. Lei non era Annabel Lee 3 (Fine)


    Data: 14/11/2017, Categorie: Sentimentali Autore: senzaidentità, Fonte: EroticiRacconti

    ... ritrasse diverse volte prima della spinta che la costrinse ad inarcarsi reggendosi le reni con le mani per attutire il trauma del colpo. Affondò il viso nelle fibre del sedile e attese che Michele emettesse il conosciuto gemito prolungato. Nel tempo che avevano passato separati le era riemerso nell'animo uno scorcio della sua educazione ed una parte di lei rifiutava ciò che stava avvenendo ma poi prevaleva il pathos derivante dalla situazione che stava vivendo e i sogni di Anna ragazza riaffioravano. S'era addentrata troppo, assieme al suo amico, su quella strada di non ritorno e ora temeva che si fosse fermata, quella speranza di una vita più gioiosa avrebbe finito con lo sgretolarsi irrimediabilmente. Sicuramente non doveva proseguire così. Quel che si fa prima o poi si sa e la scoperta delle corna avrebbe posto fine ad una vita di benessere ordinario che per il momento conduceva, in cambio di un futuro senza capo né coda con uno che di certo di lì a poco ne avrebbe cercate di amanti più giovani. Eppure queste considerazioni non la toccavano un granché, quando perso il pudore e le mutande nel freddo si squagliava in un abbraccio caldo. E da quando non si addormentava in una stretta affettuosa? Accantonò la sensazione di cedimento dell'anima pensando ai giorni comunque tranquilli che poteva vivere facendo la parte della moglie appagata libera di girare con la borsa piena per comprare i fiori a tutte le feste. Solo che così avrebbe lasciato sfiorire una volta per tutte la ...
    ... rosa bellissima della donna realmente libera che avrebbe potuto diventare sciogliendo un voto che ormai non aveva più ragione d'essere osservato. Michele premette sull'acceleratore, aveva deciso che da Marchetti ce la doveva portare mentre lei ancora si sollevava raccogliendo con la salvietta il getto di sperma che le scolava sulla coscia. Qualche minuto dopo consumavano quella strana colazione notturna. Michele era istruito sulle abitudini atipiche di Anna ma un cappuccino alle due e mezzo del mattino aveva fatto storcere il naso al barista. “Di che volevi parlare con me quindi? E non ci girare intorno che non ne ho la forza.” Esordì sbadigliando. “Dei tuoi continui non venire più da me.” Un'espressione contrariata le si dipinse sul viso ma non riuscì a controbattere che lui riprese: “Non nascondere la tua voglia di andartene e nemmeno che mi racconti da mesi di questo e quello che non va bene.” “Ancora? No, dai. Discorso già fatto.” “Guarda che non saresti la prima divorziata. Un'altra l’avrebbe già fatto al posto tuo e da parecchio, la vostra vita è stata noiosa e senza figli, il tuo lavoro non ti è mai piaciuto e io lo so.” Anna avvampò. Erano parole provenute da lei ma ora le parevano illazioni di quello lì. “Ma tu che ne sai?” “So che vuoi e devi godere di quel che resta della tua vita.” “Ma che avventure vado a fare a quarant’anni? E fammi la grazia.” “Avventure già le fai… Piuttosto diciamo perché le fai, invece di deciderti a non sprecare un altro minuto a piangere ...