1. La fortuna di Micaela


    Data: 14/02/2020, Categorie: Etero Autore: MarcoB, Fonte: RaccontiMilu

    Micaela era arrivata a Milano una fredda mattina di inizio inverno di qualche anno prima, proveniente da un paesino dl sud. Aveva viaggiato tutta la notte mentre andava incontro al suo futuro incerto. A Milano cercava un lavoro, un lavoro qualsiasi, il lavoro che non aveva trovato al suo paesino. Micaela è una bella e procace ragazza con un fisico mediterraneo con un seno sodo e prosperoso. Due occhi scuri nei quali precipitare come in un pozzo senza fondo e due labbra rosso carminio che le illuminano il bel viso. Ha un carattere gioviale e spigliato e queste caratteristiche l’avevano aiutata rapidamente a trovare lavoro in un negozio di intimo donna, molto noto, nei pressi di piazza Duomo.Il direttore del negozio l’aveva scelta proprio per la bella presenza, ma anche per la sua capacità di entrare in empatia con le clienti per simulare, nonostante la sua avvenenza, un rapporto tra amiche piuttosto che tra concorrenti. Il direttore l’aveva affidata a Fulvia, la classica bellezza nordica, un po’ gelida, bionda, sempre seria con un bel po’ di puzza sotto il naso, che lavorava lì da più tempo e che, al contrario di Micaela, era percepita dalle clienti come una pericolosa concorrente, invece che una intima amica.Il capo diceva, tra il serio ed il faceto, che “a Fulvia non c’è niente che le vada a genio, né il suo capo, né le sue colleghe né, tantomeno, i clienti del negozio”. Di certo Fulvia si dà molte arie e il sorriso non lo mostra mai a nessuno, ma anche lei ha un gran bel ...
    ... fisico, forse senza tante curve “pericolose”, ma molto attraente. Fulvia è sempre scortese con Micaela, si sente meno bella di lei, soffre la concorrenza estetica e la umilia di continuo, la offende per le sue origini meridionali, per il suo zotico accento, cercando una rivincita. Di fatto le rende il lavoro un vero inferno.Il retro del negozio, dedicato alle merci, dà su una piazzola utilizzata come parcheggio auto, dove vi lavora Garisha, un ragazzo rumeno emigrato a Milano, posteggiatore abusivo. Garisha ha più o meno venticinque anni e una faccia da sberle, da gran furbo sempre sorridente, dai tratti marcati e capelli rasati, fisico possente, asciutto e muscoloso. Il tipico ragazzone che piace alle donne per la sua bellezza ma anche per la sua virilità e i modi rudi. Garisha è volgare quanto basta per destare curiosità, sprizza una prestanza sessuale esplosiva che gli consente di mettere in soggezione le ragazze e piegarle ai suoi voleri.Le commesse dei negozi dei dintorni della piazzetta, quando in gruppo passano di là, si pavoneggiano e, tra di loro, si divertivano a prendere in giro l’accento di Garisha. Quando, invece, passano da sole, non fanno altro che sbirciare per scoprir se Garisha le guarda, sperando che le fermi e attaccar bottone. Le commesse più estroverse si divertono a stuzzicarlo, per provocarne una reazione, ma quando finalmente Garisha si lascia andare, prese da paure ataviche, lo lasciano sempre a bocca asciutta e con il marmo nelle mutande.La storia che ...
«1234...»