1. La coinquilina cap.1


    Data: 18/02/2020, Categorie: Esibizionismo Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti

    “Se non faccio così non ne uscirò vivo”, pensò Gustavo mentre con il suo incerto indice destro stava per cliccare sul bottone di Invio. Non era qualcosa che avesse preventivato, ma le spese per quell’enorme appartamento erano diventate esorbitanti e se voleva continuare a condurre un certo stile di vita non c’erano altre alternative: trovarsi un coinquilino. Gustavo aveva un lavoro fisso e abbastanza ben retribuito ma la sua passione per i viaggi e le belle cose lo avevano fatto ritrovare più di una volta con il conto in rosso. D’altronde quella casa era così grande che l’interazione con il futuro “intruso” sarebbe stata minima, pensò autoconvincendosi per non esitare ulteriormente. L’annuncio fu caricato nella bacheca di TrovaUnTetto alle 22.30 di un lunedì sera qualsiasi, dopo che Gustavo aveva controllato, tremante, la sua situazione economica sull’homebanking. Non era tragica ma un introito di 300 euro al mese, lo avrebbe senz’altro fatto stare più tranquillo. Avrebbe preferito un uomo, magari pendolare, uno di quelli che durante i fine settimana torna dalla famiglia. Ma Gustavo viveva in una piccola città senza grosse fabbriche o aziende vicino e totalmente priva di centri universitari, quindi non poteva permettersi il lusso di scegliere. Donna o uomo che sia va bene, basta che non sia un serial killer. Certo, se si fosse presentata una donna avrebbe dovuto rinunciare a quelle piccole libertà che uno si concede, come girare seminudo per casa o lasciare la tavola del ...
    ... water alzata. Ma non era il momento di fare l’esigente. Prima trovo una persona compatibile, meglio è. Certo non avrebbe fatto entrare chiunque nella sua vita, non avrebbe per esempio accettato una persona troppo anziana o una senza lavoro e situazione precaria. No, non bastava soltanto che non fosse un serial killer...ritrattò fra se e se. “Vediamo che succede”… bevve l’ultimo goccio di vino rimasto nel calice e se ne andò a dormire. Il giorno dopo, a lavoro, Gustavo si sentì come una trottola, su e giù per risolvere problemi. In pausa pranzo pensò che i quarant’anni erano vicini e che per il compleanno si sarebbe sicuramente regalato un viaggio stellare, con dei soldi che ancora non aveva, ma fantasticare era lecito e soprattutto gratis. Alle 18.30 baciò il pavimento di casa sua, non gli sembrava vero di aver concluso quella giornata lavorativa. Neanche il tempo di togliersi le scarpe che squillò il cellulare: Ivan...Non aveva molta voglia di parlarci, era un carissimo amico, ma la stanchezza lo aveva reso irritabile quel giorno. Rispose solo dopo 4 squilli: “Ciao Ivan dimmi”. Cominciò a ricordargli che fra poco meno di un mese ci sarebbe stato l’anniversario di matrimonio di una loro coppia di amici, i quali avevano organizzato una festa in un resort di lusso, con tanto di aperitivo e cena buffet. Loro, insieme ad altri amici avrebbero dovuto comprare il regalo e organizzare qualcosa di divertente, una sorpresa per i festeggiati, qualche scherzo come si usa fare in certe ...
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