1. La coinquilina cap.1


    Data: 18/02/2020, Categorie: Esibizionismo Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti

    ... erano autoreggenti. Si sedette davanti a lei su una delle sedie del tavolo da pranzo, notevolmente più bassa dello sgabello. Iniziò a guardarsi intorno spiegandole alcune cose sulle finestre e le porte che avrebbe voluto cambiare. Sentiva lo sguardo di Sara perennemente su di lui mentre divagava sui lavoretti da fare. Lo stava mettendo in soggezione e non riusciva a guardarla negli occhi senza imbarazzo. Sullo sgabello, Sara aveva leggermente aperto le gambe, fra la gonna e le autoreggenti c’era uno stacco di almeno 10 centimetri che mostrava parte delle sue cosce. Lo sguardo gli finì lì in mezzo e si maledì subito per quella malizia che non era insita in lui. D’improvviso sentì un calore avvolgere il suo corpo e decise di alzarsi. Si avvicinò all’isolotto dove Sara era appoggiata. Le mostrò da quell’angolazione il reparto cottura, con i fornelli a induzione. Lei si voltò verso Gustavo e gli chiese dove si trovasse la caldaia. Lui si girò cercando di sopportare quello sguardo insistente, ma ancora una volta venne distratto dal suo golfino aperto. La canottiera viola adesso era spinta leggermente in avanti dai capezzoli duri di quella donna che sembrava non se ne fosse minimamente accorta. Stavolta Gustavo sentì il suo sesso gonfiarsi dentro i pantaloni che ancora non si era cambiato da quella mattina. “Ti faccio vedere quale sarebbe la tua camera”!! Non sapeva come mascherare quell’erezione che cercava di placare in ogni modo ma adesso Sara sarebbe stata distratta da altro e ...
    ... sicuramente non lo avrebbe notato. Pensava che averla in casa ogni giorno non sarebbe stato per niente facile, non si sarebbe abituato a quelle forme sinuose che avrebbero circolato intorno a lui. Ciò nonostante non riusciva nella sua mente a scartarla categoricamente come possibile coinquilina. “Il letto a soppalco!!” Esclamò Sara con un gridolino infantile e battendo un po’ le mani. Di nuovo, questo movimento fece muovere in maniera sussultoria i suoi seni liberi, attirando l'inconsapevole sguardo di Gustavo. “Sì….ti piace? Magari non sembra ma è molto comodo, comunque prova il materasso, se non ti piace ne ho un altro in garage”. “Va bene, basta che mi sdrai un secondo e ti so già dire, posso salire?” “Sì certo” Sara cominciò a salire le scalette per raggiungere il letto rialzato. Gustavo, da sotto, si sforzava di non guardarle il culo, poi pensò che non c’era niente di male, anzi, doveva prenderlo come un gesto normale che avrebbe dovuto rivedere milioni di volte vivendo con lei o qualsiasi altra donna. Ma non credeva ai suoi occhi. Quasi sull’ultimo gradino emersero, da quella gonna, parte delle natiche di Sara. Erano bianche, nude. Non vide traccia di slip e pensò che Sara indossasse un perizoma piuttosto striminzito. Si voltò d’istinto per non guardare più. Si sentiva ardere la faccia. “Ma è comodissimo!! Non vedo l’ora di dormirci”!! “S..sì..è comodo...io dormo di là, in una stanza fra la tua e il salotto”. “Questo è l’armadio e lì c’è una scrivania per il pc, libri o ...
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