Il farmacista e il massaggio
Data: 19/02/2020,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: 369123, Fonte: Annunci69
Il Farmacista e il massaggio
Tra le tante avventure che abbiamo vissuto io e Nevio (a chi volesse conoscerci un pochino meglio si suggerisco di leggere il nostro primo racconto: “Tutto iniziò con una gita in barca”) ve ne è una un po’ particolare, nel senso che non era stata pianificata a tavolino o concordata – come le molte altre – attraverso siti specializzati. Anzi, questa volta ve la voglio raccontare io (magari con un aiutino da parte del mio maritino), perché è stata, almeno per me, proprio fuori della norma.
Quella primavera cominciavo a preoccuparmi per la mia linea: si avvicinava l’estate e il pensiero di avere qualche chilo o ruga in più mi metteva a disagio. Non serviva che Nevio mi dicesse che il mio corpo era perfetto, che non avrei avuto problemi a mostrarlo: non c’erano né rughe, né grinze né – soprattutto – chili di troppo. Tutto inutile, al punto che decisi di andare da Francesco, il farmacista del rione in cui vivevamo e che conoscevamo già da molti anni, a comperarmi delle pillole dimagranti e delle creme rassodanti.
Il farmacista, alla mia richiesta di pillole dimagranti, mi fece presente che, almeno da quel che poteva vedere, il mio corpo non aveva bisogno interventi:
- Gentile signora Rosalba, mi creda, il suo fisico è perfetto, parlo contro il mio interesse, a lei dimagrire non servo proprio.
- Caro dottore, lei fa presto a dire che non servono, io non mi sento pronta ad andare in spiaggia così, con un corpo che non penso sia ...
... tonico.
- A me pare più che tonico, ma come le ho detto prima, posso giudicare soltanto da quello che vedo e quello che vedo è tale che penso farà girare la testa a tutti gli uomini che incontrerà sulla spiaggia. Mi permetta – e così dicendo mi sfiora preme prima il sedere e poi il seno – No, signora Rosalba, il suo corpo per me è a posto, forse la muscolatura è lievemente sottotono. Quindi, dato che il problema non sono i chili di troppo ma la tonicità, più che pillole e creme le suggerirei un paio di sedute di massaggi rassodanti: c’è Vera, una mia carissima amica, diplomata massaggiatrice che è specializzata in questo ed è molto brava.
- Mi ha quasi convinto, dottore. Mi dia l’indirizzo; però se non funziona tornerò da lei a protestare.
Per farla breve, avuto l’indirizzo mi metto d’accordo telefonicamente con Vera per un incontro preliminare al fine di controllare bastasse veramente questo tipo di intervento.
L’incontro avviene due sere dopo. Vera, una donna sulla trentina con i capelli di un nero corvino tagliati a caschetto e indossante un camice bianco abbottonato quasi sino al collo, mi introduce in un alloggio piccolo ed elegante, quasi più un piede a terre che un ambulatorio massoterapico. C’era, sì, un lettino per massaggi e una vetrinetta con creme e flaconcini, ma anche un mobile bar e un ampio divano letto in pelle: l’ambiente aveva più l’aspetto di un nido d’amore che di un ambulatorio.
- Signora Vera, questo posto è molto grazioso, ma non pare proprio un ...