1. Amici per le palle


    Data: 20/02/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: maxxx13, Fonte: Annunci69

    ... sopraffatto dal desiderio fisico avevo in mente altre cose peccaminose.
    
    Avanzammo con celerità verso una piccola spiaggia riparata da una fitta boscaglia e tolsi la mia maglietta ora mai fradicia di sudore, il caldo incominciava a farsi sentire e rimanendo con gli short da corsa mi sdraiai sotto il sole. Anche Roberto fece lo stesso e per un attimo arrossii visibilmente: aveva veramente l’aspetto di un vero torno da monta.
    
    Le gocce di sudore imperlavano la sua carnagione scura e, mentre alcune percorrevano le curve armoniose del suo corpo, le altre lo rendevano ancora più sensuale di quanto non era, il tatuaggio sul braccio gli dava quel aspetto di selvaggio ciò, a mio avviso, faceva tanto arrossire le femmine.
    
    Seguendo il mio istinto mi abbassai i pantaloncini da corsa, rimanendo con le palle al vento e senza ritegno gli parlai della mia passione del nudismo. Non lo guardai neanche in faccia ma potevo immaginare la sua espressione mista di curiosità ed eccitazione.
    
    Sotto il calore del sole, mi sdraiai supino con le palle e l’uccello al vento inforcai i miei occhiali da sole cercai di godere della pace e silenzio che quel posto mi stava regalando Mi sentivo osservato fu allora che riapri gli occhi e mi girai e lo vidi intento a toccare il pacco con forza oramai di notevole dimensioni “ Bhe!! Sai cosa piace invece a me…” “Penso di intuirlo” e feci il gesto di avvicinarsi.
    
    Mi venne incontro e prese in mano il mio sesso, mentre con l’altra prese a stuzzicarmi il ...
    ... capezzolo e palpare il mio petto, potevo vedere il suo stupore mentre me lo menava e si ingrossava aumentando di volume fino a scappellarsi del tutto.
    
    Ed io ricambiai il gesto di attenzione toccandogli il pacco sentendolo gemere al contatto con la mia mano. Si levò i vestiti e mi resi conto che avevo davanti un bel maschione pronto a tutto pur di soddisfare le sue voglie.
    
    Continuava ad eccitare la mia virilità con la sua mano grossa e calda giocando con il pollice sul frenulo segno di una persona che sapeva far godere gli uomini, l’altra invece aveva iniziato un massaggio sensuale sui miei pettorali e sul profondo dell’addome lasciando i segni come il serpente sulla sabbia rovente del deserto.
    
    L’atmosfera si era fatta rovente per l’appunto ed io continuavo a segarlo, mi avvicinai e presi a succhiargli l’uccello avidamente, un uccello che cresceva dentro la mia bocca spargendo i suoi umore e mandandomi in estasi.
    
    Tutto intorno il silenzio era rotto solo dai rumori dei nostri corpi che si dibattevano sul suolo e dei gemiti che ogni tanto emettevamo. Come un coniglio, prese a succhiare il mio arnese oramai gonfio e quasi al limite mentre io presi a leccare la fessura tra le natiche muscolose.
    
    Volevo possederlo, “Non qui, non ora” disse continuando nella sua opera. Prese a baciarmi come una cagna assaporando gli umori del mio cazzo, mentre costantemente gli segavo la sua verga oramai violacea e pronta a sparare.
    
    “Se continui così rischio di venire” dissi e allora ...