1. Lasciarsi il passato alle spalle - 2


    Data: 20/02/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: soloracconti989, Fonte: Annunci69

    ... Era estate. Aveva la fronte illuminata dal sudore, i capelli tirati indietro, schiariti dal sole di cui aveva goduto durante quella mattina al mare, le guance lievemente arrossate, i muscoli ben definiti e gli occhi del suo solito verde, limpido e cangiante, illuminato dal flash. Portava un’auricolare, con cui ascoltava musica. L’altra auricolare, invece, era nell’orecchio di Daniel che, mentre con una mano teneva il collo dell’amico, con l’altra mano faceva una buffa smorfia con il naso. Daniel era molto abbronzato, portava un cappellino con la visiera all’indietro, era a torso nudo e mostrava con fierezza i suoi muscoli definiti e armoniosi. Ciò che lo colpisce di più, però, sono i suoi occhi scuri… Quegli occhi scuri così espressivi e singolari che riconoscerebbe tra mille.
    
    Era una foto che aveva fatto per inviarla a Simo…
    
    Col pensiero di quel contesto, Ema cade nuovamente in un sonno profondo. Un sonno ristoratore, pesante, di quelli senza sogni… Eppure, chissà quanti sogni ha fatto quella notte.
    
    Ema si risveglia alle 7, al suono della sveglia del cellulare… Ce l’aveva di fianco all’orecchio, sempre nella mano. Il computer aveva smesso di riprodurre il telefilm ed era entrato in stand-by da solo. Ema preme il tasto del suo telefono: c’è un messaggio. E’ di Simona. In pochi secondi una miriade di sensazioni gli passano per la mente. Curiosità, paura, eccitazione… Che vorrà ora?! Come mai mi scrive?! Sarà ancora qui, in paese? Apre la conversazione. La sua immagine ...
    ... di profilo è cambiata. Non è più con il fidanzato. E’ da sola, nel giardino della sua amica. Lo riconosce, ci avevano fatto una grigliata, la scorsa estate. E’ molto carina, è una foto fatta. sicuramente, il giorno prima. Porta una maglietta a maniche corte turchese, con una scollatura abbondante che mette in mostra il suo seno. Ha i capelli raccolti in una coda che tiene di lato, il suo solito sorriso dolce ma, in questo caso, quasi inespressivo. Gli aveva scritto un messaggio alle 3:37. Il messaggio dice “Ciao Ema… Ti vedo online. Notte insonne? Io fatico ad addormentarmi… Come stai? Come hai visto sono ripassata in paese. Sono qualche giorno da Cate, mi ha chiesto lei di venire a farle visita. Domani pomeriggio deve andare dal dentista. Che ne dici di prenderci un caffè? Mi farebbe piacere rivederti… Dimmi tu. A presto”.
    
    Perché scrivergli ora?! Aveva atteso tanto quel messaggio, l’aveva desiderato. E lei gli scrive solo adesso… Quando la sua mente è più impegnata del solito. Nonostante tutto, decide di risponderle. “Ciao Simo… Io tutto bene, tu? Ti ho vista in forma, come sempre… Se ti va possiamo prenderci un caffè verso le 15:00. Ho qualche ora libera dopo la scuola. Possiamo andare al solito posto… Te lo ricordi? Non posso far tardi, devo uscire con i ragazzi a cena. Mangiamo una pizza da Robi. Un momento per te, però, ce l’ho sempre.”
    
    Non sa perché le scrive tutto questo. Si sente stupido, un idiota, a scriverle un messaggio circostanziato, ricco di informazioni ...