1. Lasciarsi il passato alle spalle - 2


    Data: 20/02/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: soloracconti989, Fonte: Annunci69

    ... di calcio, delle ultime uscite con delle ragazze, del viaggio a Cracovia fatto lo scorso febbraio con la scuola, di come fosse andata la vita in sua assenza.
    
    Mentre lui sorseggia il suo caffè, in un attimo di silenzio, lei gli poggia una mano nell’interno coscia e muove, quasi impercettibilmente, il pollice, a mo’ di carezza. “Mi sei mancato, in fondo… Lo sai?!” gli dice, guardandolo con gli occhi da cerbiatta, che come lei nessun’altra sapeva fare.
    
    Ema può sentire distintamente quel profumo fruttato, l’odore del suo balsamo, il calore della sua mano, l’energia con cui il cazzo, di nuovo, preme visibilmente contro la cerniera dei jeans. Senza pensarci, le accarezza la guancia, lasciandosi andare ad un bacio appassionato, infinito, di quelli che vorresti non finissero mai.
    
    Senza pensarci due volte, poggia 10 euro sul tavolo, la prende per mano e la trascina verso lo scooter, quasi di corsa. La porta a casa sua, in quel momento deserta.
    
    Chiusa la porta, affonda le mani su quei capelli morbidi e setosi, passa al seno, ai fianchi e arriva alla schiena… Sente perfettamente la cerniera che, con un movimento lento e deciso, trascina verso il basso.
    
    Lei non oppone resistenza, lo trascina verso la sua camera da letto nella quale, entrambi, avevano perso la verginità. Lui si leva la camicia, i pantaloni, le calze. Rimane in mutande e, in un attimo, spoglia lei. Anche lei è nuda. La carica tra le sue braccia, mentre lei gli cinge i fianchi con le gambe, e la posa sul ...
    ... letto. E’ già bagnata, lei… Lo vede perfettamente e lo sente, dopo aver passato la punta delle dita su quella vagina rosea e delicata. Ema le bacia il collo con passione e, con una mano, si leva le mutande per poi rialzarsi, sulle proprie ginocchia, davanti a lei. Mostra con fierezza i pettorali allenati, i bicipiti sodi e pronunciati, gli addominali definiti e, ovviamente, una fantastica erezione, con del liquido prespermatico che gli esce dal pene.
    
    “Ti voglio dentro di me” dice lei, ansimante. Lui, senza esitazione, punta il glande tra le grandi labbra e, con lentezza, la penetra. Simona, in preda al piacere, emette un gemito lungo e soffocato, mentre inarca la schiena. Ema si china, la bacia, tenendo, con una mano, la mandibola, con l’altra le dita di lei. Lei gli cinge i fianchi con le gambe, stringe, guida il ritmo di quel magnifico ragazzo.
    
    Lui la penetra ripetutamente con degli affondi, fino al pube, alternando un ritmo veloce ad un ritmo lento, sentendo il proprio pene completamente immerso in un liquido vischioso, che facilita ogni movimento. Continua lui, godendo di quella sinfonia di gemiti, di orgasmi, che lei gli sussurra diritti sull’orecchio. E’ infine lui che, in preda ad un estremo piacere, con in mente il volto di Daniel, a venire sull’addome dell’ex ragazza con numerosi schizzi di sperma, provando un orgasmo lento, caldo ed estremamente eccitante. Si riversa su di lei, ansimante… Ed è lì che, passata la sensazione di estasi, si sente quasi sporco, ...