1. In palestra con uno sconosciuto (parte 4)


    Data: 24/02/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Milla90

    ... miei per il ritardo che avevo avuto a cena.
    
    La notte non dormii di nuovo. Mi sentivo violata, e mi sentivo tremendamente in colpa nei confronti del mio compagno per averlo tradito in maniera così selvaggia con un completo estraneo.
    
    Decisi che la sera dopo, un po’ per rimediare al mio comportamento scorretto nei suoi confronti, un po’ per scacciare il sempre presente ricordo del godimento ricevuto da Rajid, sarei uscita a cena fuori con Luca.
    
    Siamo in un posto di classe, dove si mangia dell’ottimo pesce crudo. Un posto tutto vetrate e candele. Tutto calici di vino e tovaglie bianche. Un posto dove solitamente si va a cena per un’occasione speciale.
    
    Io indosso un vestito nero monospalla e molto corto, comprato per l’occasione. Un tacco nero 12 e un borsetta di pajette nere. Sotto indosso un perizoma a filo interdentale, ovviamente nero, con due file di perle bianche sui fianchi, e una fascia nera per il seno. Voglio far passare a Luca una splendida serata e regalargli una dolce nottata in mia compagnia. Così magari, riuscirò a scacciare il ricordo di Rajid.
    
    La serata trascorre piacevole tra un buon pasto ed un ottimo vino bianco, fino a quando per il dopo cena non ci dirigiamo a casa di Luca per il “dessert”.
    
    Luca è molto dolce, mi ama. Io lo amo. Siamo innamorati da molti anni, e con tutta la delicatezza di questo mondo mi spoglia, e comincia a baciarmi. Io sono imbarazzata, non sento nulla. Perché?
    
    Sono assente, lontana, distratta. Il tutto precipita ...
    ... quando mi faccio forza e provo a praticargli del sesso orale. Lo spoglio e mi trovo davanti qualcosa che non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello dell’uomo indiano. Lo prendo in bocca e con una mano comincio a massaggiarglielo. Luca è in visibilio, mentre io faccio paragoni e mi sento delusa. Quando facciamo l’amore, lui è coinvolto, io invece guardo il soffitto, e quasi non mi accorgo che lo stiamo facendo. Il mio ragazzo non è poco dotato, è normale, ma dopo essere stata presa da Rajid mi sembra di non sentire più nulla con lui. Comincio a piangere in silenzio, mentre lui finisce e si svuota dentro di me. Proprio lì dentro dove era venuto anche il mio stupratore soltanto il giorno prima.
    
    Poco più tardi riprendo la macchina e torno a casa. Il mascara leggermente sbavato dalle lacrime e i capelli sciolti, sembro una disperata. “Cosa mi sta accadendo? Cosa mi succede?”, mi domando.
    
    Guido più veloce che posso per tornare di corsa a casa. L’unica cosa che voglio è farmi una doccia e addormentarmi. Voglio dormire per non pensare. E così feci. Peccato l’aver poi sognato cosa era successo a casa di Rajid, risvegliandomi, la mattina seguente, completamente bagnata dei miei umori.
    
    Ritrovai il bastardo in palestra. Ha continuato a fissarmi il culo per tutto il tempo in cui facevo squat, mi aspettavo che sarebbe venuto quantomeno a parlarmi, invece non si avvicino nemmeno. E non lo fece neppure il giorno seguente, e quello dopo ancora e così via. Rajid continuò a fissarmi ...