1. Colpevole di amare


    Data: 25/02/2020, Categorie: Tradimenti Autore: NymphoK

    ... rimasta con il mio senso di colpa e Ivan. Già, Ivan. Mi guardai silenziosa allo specchio, ripetendomi in testa “si o no?”, una nenia interminabile e stressante. Ero pronta, stavo uscendo dal bagno per dire a Riccardo che non avremmo fatto nulla quella sera, che non era giusto. Ma appena varcata la soglia della camera lo vidi ad aspettarmi, mentre si allentava la cravatta e si slacciava i polsini della camicia. Quella vista fu qualcosa di tremendamente erotico per me. Era elegante ed emanava una forte carica sessuale. I suoi movimenti lenti, come se si stesse assaporando ogni secondo, lo rendevano irresistibile. Il Dom Pérignon era già stato portato in camera, fresco e afrodisiaco. Un brindisi a noi e ne bevemmo un goccio. Poi uno, due flûte. L’alcol aveva arrossato le mie guance, avevo caldo e ciò mi portò a respirare più a fondo. Ruolo dominante, però, era quello dell’eccitazione: ripensavo al nostro bacio fuori dal ristorante, a lui che si allentava la cravatta, le sue mani. Un breve attimo di intesa tra i nostri occhi. L’adrenalina si faceva sempre più forte e la carica erotica si poteva percepire come un boato di temporale. Senza rendercene conto ci ritrovammo a pensare la stessa cosa e ci unimmo in un bacio appassionato, intenso e ricco di sentimento. Le nostre lingue danzavano all’unisono in una danza lussuriosa che pregustava gli attimi a seguire. Le nostre carni si cercavano e si desideravano, si stringevano e si accarezzavano. Le sue mani si infilarono sotto alla ...
    ... seta delicata. Ripercorse la sagoma della mia coscia. Mi prese il fianco e lo strinse, come a sottolineare un concetto di proprietà. Ero smaniosa di sentirlo con me, di averlo in tutti i modi possibili. Iniziai a sbottonargli la camicia, con vigore. In quel momento desideravo solo sentire la pelle del suo corpo a stretto contatto con la mia, quasi a fondersi. Mi tolse l’abito. Rimasi con il mio intimo scelto accuratamente per l’occasione. Il pizzo bianco ornava i miei seni, lo slip delineava le forme del pube. Si avvicinò a me e, baciandomi, mi tolse il reggiseno, liberando le mie protuberanze. Le prese e iniziò a baciarle, ogni suo tocco con le labbra causava in me un brivido profondo e viscerale. Con una mano faceva pressione sulla mia schiena, tirandomi sempre di più verso di lui, per essere sicuro di avermi il più vicino possibile. Le mie dita tra i suoi capelli. I respiri si facevano sempre più gravi e di tanto in tanto, gemiti di piacere uscivano dalle mie corde vocali. Il tradimento in atto si rivelò più eccitante del previsto, dal momento che ogni parte di me era diventata spaventosamente sensibile ad ogni tocco. Ci spogliammo definitivamente a vicenda e restammo lì, nudi, tolti di qualsiasi ostacolo. Baciandomi, mi spinse sul letto e mi fece sedere, poi, spingendomi con le braccia, mi tirò più avanti e mi ritrovai sdraiata. Lui sopra di me. Continuava a baciarmi e mi sfiorava, mi riscopriva. Non servivano le parole, lo volevo in quel momento e lo volevo dentro di me. ...
«12...4567»