Ho tradito il mio ragazzo con un avversario (parte vi)
Data: 15/11/2017,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Milla90, Fonte: Annunci69
... dietro, un dito nella mia vagina. Mi irrigidii tutta.
- No! – gli dissi, cercando di liberarmi.
- Stai ferma. Adoro il fatto che tu sia liscia come un neonato. Sto per venire, continua! – disse lui.
Io cercai ancora per un minuto di divincolarmi, poi lasciai che un altro dito entrasse dentro di me.
Ci stavamo masturbando entrambi. Dio, mai più pensavo che sarebbe finita in questo modo. Che vergogna.
- Sei fradicia. Da quanto sei così? – mi chiese.
- Non parlare – gli ordinai, impegnandomi al massimo a farlo venire. Ci eravamo davvero molto vicini. Il problema vero era che pure io ero vicinissima a venire. Come, di già? Vi chiederete. Purtroppo si, e non mi capacitavo di come fosse possibile.
La sua bocca tirava forte un mio capezzolo, la sua mano sinistra strizzava forte l’altro, e la sua mano destra mi penetrava con movimenti lenti e profondi.
Stronzo, maledetto! Stavo per esplodere. Tutto più che tenergli il cazzo tra le mani non era neppure facile, visto che mi eccitava un sacco. Mi sentivo forte con quell'affare così perfetto nei palmi delle mani. Più lui mi penetrava, più io lo masturbavo con foga. Era una cosa naturale.
Alla fine, le mie gambe tremarono, cercai di chiuderle per limitare i movimenti della sua mano e per tutta risposta mi infilò dentro un terzo dito. Maledetto! Questo mi portò ai matti, ed una volta che sentii contrarsi tutti i muscoli uterini, sapevo che avevo oltrepassato il punto di non ritorno. Ciò che mi diede il colpo di ...
... grazia fu sentirlo esplodere tra le mani. Eruttò come un vulcano in piena attività. Filamenti di sperma schizzarono a destra e a sinistra, mentre io non mollai un attimo la presa e continuai a masturbarlo sempre più forte. Anzi, quasi mi aggrappai al suo cazzo, in quanto stavo per perdere l’equilibrio mentre venivo anche io. Gli riempii le dita di umori, e mi sembrò di essermi tolta un grosso peso dallo stomaco. Mi chinai verso di lui, tanto forte fu il mio godimento, mentre il suo cazzo sotto i miei colpi esperti di mano, continuava a sgorgare sperma. Era copioso, caldo, denso e bianco. Quanto veniva quel ragazzo? Mai visto nulla del genere.
Gemetti in uno smorfia, quando Marco sfilò le dita da dentro di me e dei brividi percorsero la mia spina dorsale. Mentre io continuavo a cercare di masturbarlo fino all’ultima goccia.
M’interruppe lui, con la mano fradicia dei i miei liquidi, che posò su di un mio braccio.
- ho finito, grazie! – disse.
Io, intontita ritornai alla realtà.
- Ma… - stavo ancora ansimando, - sei ancora in erezione… - gli dissi.
- Tutto normale. Sei talmente bella che non potrebbe andare giù nemmeno se venissi altre tre volte – rise.
Io rimasi sconvolta a quella frase, - dici sul serio? –
- Certamente! Un giorno dovremmo provarlo – rise, cercando di alzarsi dal lettino, scollando le mie mani dalla sua asta.
Ero come in trance. Non ero ben conscia di ciò che era appena accaduto. Poi il suo sperma sulle mie mani, e tra i miei capelli ...