1. Ho tradito il mio ragazzo con un avversario (parte vi)


    Data: 15/11/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Milla90, Fonte: Annunci69

    ... e mi apprestai a fare quello che non avrei mai immaginato di fare. Una sega ad un completo sconosciuto.
    
    L’olio si era espanso su tutta l’asta, colando però anche sulla sua pancia, sul suo pube e sulle sue anche. Lo avevo riempito. Volevo che tutto finisse in fretta.
    
    Allungai la mano e afferrai la sua asta con due dita. Lo sollevai. Come avevo immaginato in precedenza, pesava molto e potevo sentirlo vibrare. Doveva essere molto eccitato, d'altronde ce lo aveva così quasi da un’ora. Come dicevo, lo sollevai e lo misi in posizione eretta. Notai che era talmente duro e rigido da risultare leggermente arcuato. Non avevo mai visto un pene così… perfetto. Lo impugnai completamente a metà della sua asta e notai che non riuscivo a chiudere il pugno, da quanto spessa era la sua asta. Questo mi sconvolse e deglutii, cominciando a fare su e giù con la mano. L’olio lo aveva reso viscoso e scivoloso, per cui i movimenti erano piuttosto semplici e fluidi, non fu difficile cominciare. Poi, però, mi resi conto che a percorrere tutta l’asta ci mettevo troppo tempo con una mano sola, così decisi di usare anche la sinistra e appoggiarle entrambe sul suo palo di carne. Dio mio, mai visto nulla del genere. Lo fissavo con gli occhi sgranati, mentre lo masturbavo con l’ausilio di entrambe le mani.
    
    Lui rimase disteso sul lettino, con le braccia lungo i fianchi. Io, invece, in piedi di fianco a lui, leggermente chinata con il busto e protesa verso le sue parti intime per cercare di farlo ...
    ... venire il più in fretta possibile.
    
    Sentii muoversi una sua mano e posarsi su di un mio fianco, aggrappandosi all'asciugamano che avevo in vita.
    
    - L’asciugamano resta dov'è! – gli intimai, senza smettere di massaggiarglielo.
    
    Solo dopo che ebbe rimesso le mani a posto, portai la sua asta più verso il basso, piegandogliela in direzione dei suoi piedi. Era così duro da non sembrare umana ed era bollente. Sprigionava un calore incredibile. Ci stavo giocando? O stavo curiosando? Mi dimenticai della situazione, assorta in contemplazione di quanto fossero magnetici i genitali di Marco e mi misi a masturbarlo con una mano, mentre con il pollice dell’altra mi misi a strofinargli lo spazio tra il frenulo ed il suo meato urinario. Questo me lo aveva insegnato il mio primo fidanzatino e aveva sempre funzionato, speravo di poter concludere la cosa più in fretta e la conferma me la diede la smorfia di godimento di Marco.
    
    La sua mano si mosse ancora e salì toccandomi prima la pancia, poi il seno sinistro.
    
    - Non toccarmi – gli ordinai.
    
    - Stai tranquilla – mi rispose – mi aiuterà a venire più in fretta -.
    
    Detto ciò cominciò a massaggiarmi un seno, poi l’altro.
    
    In che razza di situazione mi ero cacciata? Una volta cancellato quel video sarei andata dritta da Federica a rinfacciarle che mi doveva un grosso favore. Guarda che cosa mi toccava fare. Io, che disprezzavo questi essere burberi e squallidi. Io che ero pure fidanzata. Dio, cosa non si fa per le amiche.
    
    Fatto sta ...
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