1. La signora del pompino


    Data: 15/11/2017, Categorie: Etero Autore: carisbo, Fonte: Annunci69

    Nella mia posizione è abbastanza frequente che si presentino degli imprenditori per offrire i loro servizi, dagli elettricisti, agli idraulici, alle ditte delle pulizie come nel caso di specie; la scelta avveniva in base alla qualità di ciò proponevano, ai costi e anche, a quanto c’era da guadagnarci personalmente, non c’è da scandalizzarsi, ogni ditta prevede di “scontare” una quota delle fatture, quindi di incassare un pagamento leggermente inferiore all’importo fatturato, ogni ditta ha una sua percentuale di sconto applicabile e a parità di offerta lo sconto diventa dirimente.
    
    Quella mattina si presentò una donna, dall’età indefinibile tra i 40 e i 50, di altezza media, minuta, con una testa piena di capelli castani, snocciolò per buoni 10 minuti tutte le qualità della sua ditta, i costi, i materiali usati, la lasciai parlare come facevo sempre e alla fine chiesi, come facevo sempre.
    
    «Quale è la percentuale di sconto?»
    
    «Ecco in verità siamo una ditta molto piccola e giovane che offre piccoli servizi a piccoli importi, se ci mettessimo anche a fare gli sconti non ci rimarrebbe molto una volta pagate le tasse», mi fissò, in attesa di una mia reazione che non ci fu, stavo pensando che aveva ragione e siccome mi faceva simpatia ero comunque propenso a darle l’appalto, alla fine dei conti si trattava veramente di pochi spiccioli ma la signora forse interpretò male quel mio silenzio e fece una proposta che mai prima avevo udito da dietro quella scrivania: «Però posso ...
    ... farle un pompino», alzai gli occhi dalle carte stupefatto.
    
    «Prego?», chiesi.
    
    «Ogni mese, quando porto le fatture e prendo gli assegni invece di farle uno sconto le faccio un pompino», la fissai sempre più stupefatto, «Anzi se vuole gliene faccio uno subito così può farsi un’idea, senza impegno, se poi non prende la mia ditta non vengo a chiederglielo indietro», rise.
    
    Ero esterrefatto, la osservai frugare nella borsa e estrarne un preservativo.
    
    Quando uscì dal mio ufficio aveva un contratto firmato e io ero molto più rilassato.
    
    Ogni mese si presentava puntualmente, consegnava le fatture, prendeva gli assegni e tirava fuori dalla borsa un preservativo.
    
    Dopo pochi mesi mi resi conto che i lavori che le avevo assegnato venivano fatti con puntualità ed efficienza, ricevevo sempre meno lamentele e anche qualche complimento e anche il lavoretto che mi faceva tutti i mesi sotto la scrivania aveva i suoi pregi, era efficiente e professionale, mancava un po’ di trasporto ma era normale che fosse così.
    
    Iniziai ad assegnarle molti più lavori e un mese, dopo avere messo tutti gli assegni nella borsa, riuscì a stupirmi ancora una volta; si bloccò a metà del pompino, si rialzò.
    
    «Mi ha dato molti lavori ultimamente, forse un pompino al mese ora è un po’ poco, aggiungiamo una scopata ogni tre mesi?», la guardai basito mentre si toglieva gonna e slip, nuda dalla cintola in giù, con le mani sui fianchi, «Preferisce sdraiata sulla scrivania oppure mi appoggio e lei mi ...
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